Sempre più porti presto opereranno con le maxi-fullcontainers da 10 mila Teu
Oggi è largamente in testa Shanghai mentre le rotte più battute sono tra il Far East e la costa West degli Stati Uniti – Gioia Tauro unico scalo italiano – Il gas naturale come carburante del futuro
LONDRA – Gioia Tauro è tornata ad avere appeal e anche come fondali non ha problemi con le portacontainers della classe VLCS, ossia da oltre 7.500 teu: ma nella classifica varata qualche giorno fa da Alphaliner che si riferisce alle toccate dei servizi regolari fullcontainers nei principali porti del mondo, è messa piuttosto male: nel Mediterraneo è battuta, nell’ordine, da Valencia, Barcellona, Fos e Marsaxlokk (Malta). Ed è l’unico porto italiano considerato. Il grafico è indicativo del numero di toccate settimanali (in ascissa) nei singoli porti in esame. Come si vede non sono pochi i porti che operano anche con le unità da oltre 10 mila teu, che secondo Alphaliner sono ben 161 in servizio: con il record che attualmente è passato alla “Marco Polo” di CMA-CGM da 16.020 teu consegnata lo scorso novembre.
[hidepost]Sempre secondo Alphaliner queste grandi navi sono utilizzate su venti linee che toccano 51 porti in totale, ubicati in buona parte ancora nel Mediterraneo e Nord Europa (per un totale di 22), per il resto principalmente in Cina (10 porti) e 3 nel sud-est asiatico. Significativo il tasso di crescita dei porti che potranno operare con le VLCS: nei prossimi tre anni dovrebbero infatti entrare in servizio ben 113 nuove navi di queste dimensioni.
Attualmente sono una ventina i servizi che impiegano navi da oltre 10 mila teu, e di questi ben 16 collegano il Far East con la costa occidentale degli USA. Queste grandi navi sono sporadicamente utilizzate da MSC anche tra il Far East e l’Europa facendo il giro dell’Africa.
Si fa anche rilevare che tutti i servizi con le più grandi navi toccano Shanghai, che è così diventato il porto cinese più frequentato dalle VLCS con almeno 18 toccate settimanali. Segue l’area Shenzhen con i porti di Yantian, Shekou e Chiwan che insieme hanno 17 toccate settimanali mentre Ningbo ne registra 15.
Il futuro sembra essere, malgrado qualche perplessità, sempre più delle unità maggiori, che peraltro hanno ancora – ed avranno – problemi ad entrare nei porti storici, tra i quali Genova, se non correranno ai ripari. Va anche segnalato che per l’alimentazione dei motori di queste enormi navi si sta facendo strada il gas naturale, sperimentato da tempo e in fase di valutazione anche per sostituire i carburanti tradizionali per alcune nuove navi da crociera.
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