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Lo “Scoglio della Regina” e i fondi europei sul sapere

Polo della logistica e robotica marina vi troveranno appropriata sede – L’impegno del sindaco Cosimi

LIVORNO – “Senza il “sapere” le città si impoveriscono e si degradano. Per questo provo orgoglio e soddisfazione nel porre la prima pietra di un luogo e di un progetto dove si coltiva “sapere” e che rimarrà nel tempo”. Lo ha detto il sindaco Alessandro Cosimi nell’aprire ufficialmente, lo scorso 18 dicembre, il cantiere per i lavori per la ristrutturazione dell’immobile principale dello “Scoglio della Regina”. L’intervento – come già scrivevamo nel numero scorso – riguarda il recupero della struttura per destinazioni connesse a funzioni di eccellenza del Polo della Logistica e della Robotica Marina, nonché di ricerca nella biologia marina, ed è una delle cinque operazioni portanti nel PIUSS “Livorno città delle opportunità” (insieme all’altro intervento di restauro e ricostruzione della Dogana d’Acqua): operazioni che la Regione Toscana, nell’ambito del POR CReO “Competitività regionale e occupazione”, ha finanziato sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013.
[hidepost]A realizzare l’intervento sarà l’A.T.I. che si è aggiudicata la progettazione ed esecuzione dei lavori dell’operazione P.I.U.S.S. “Scoglio della Regina”: ovvero l’Associazione Temporanea di Imprese formata dalla CO.GE.DI s.r.l. di Afragola, la S.IN.TER. di Firenze e l’architetto professor Natalini Adolfo di Firenze.
I lavori, secondo la tempistica stabilita con la Regione Toscana, si dovranno concludere nel mese di novembre del 2014. Il Sant’Anna svolge già dal 2008, in un altro immobile dello Scoglio della Regina (quello dei “Bagnetti”) messo a disposizione dal Comune di Livorno, attività di ricerca tramite i laboratori di robotica ARTS e CRIM, con la finalità di promuovere la ricerca scientifica e tecnologica, e fa parte, insieme al Polo Universitario “Sistemi Logistici”, del progetto V-Fides il cui capofila è la Wass S.p.a.
Come ha detto all’inaugurazione l’assessore Giovanna Colombini (che ha la delega ai PIUSS): “Questa è un’opera importante non tanto per il recupero architettonico di un bene storico, ma perché si recupera un “bene comune” che sarà fruito da tutta la città: studenti, ricercatori, imprese”.
E c’è chi ha ricordato che forse l’operazione permetterà di “risanare” anche il moletto Nazario Sauro, da troppo tempo in mano a bande di vandali. “Oggi – ha detto ancora il sindaco Cosimi – diamo il via ad un’opera che credo sia molto attesa dai livornesi. Il progetto è stato molto discusso ed elaborato, ha raggiunto un’alta qualità, soprattutto stando dentro i vincoli che derivano dal lavorare in un’area molto delicata. Oggi inizia il cantiere per raggiungere entro il 2014 il completamento dei lavori.
Lo “Scoglio della Regina” – ha aggiunto – è un altro tassello del programma che presentammo ai cittadini nel 2004, quando, insieme all’assessore Colombini, proponemmo alla città la sfida di innalzare il tasso dello studio e della conoscenza portando, anche fisicamente, a Livorno laboratori e centri di ricerca, insieme all’Università e alla Scuola Sant’Anna di Pisa. Ad essi abbiamo poi legato le attività produttive presenti in città, confidando nell’interesse ad intrecciare ricerca e produzioni avanzate in ambito tecnologico, sia marino che terrestre. Il nostro PIUSS, non a caso, è dedicato alla “Città della Conoscenza”.
“Per questo – ha evidenziato Cosimi – non accetto più la critica di chi dice che in questa città non c’è un progetto, un filo che lega l’azione dell’amministrazione comunale allo sviluppo verso il futuro. Livorno, come tutte le città, ha certamente tanti problemi, ma ha un tasso di sapere che deve emergere. Non si può continuare ad “alzare la spalla sinistra” e liquidare la fatica di coloro che cercano di innalzare il livello della città”.
“Sono molti – ha detto ancora il sindaco – i centri di Livorno dove la conoscenza è al lavoro e lo è in una dimensione di confronto internazionale. L’Accademia Navale, qui con noi rappresentata dall’ammiraglio Cavo Dragone, non è solamente una prestigiosa istituzione militare, è anche un centro di studio e conoscenza di alta e riconosciuta qualità, che va ben oltre i confini nazionali, con allievi che provengono da tutto il mondo. La presenza di un’industria importante come la Wass in questo progetto, dà lo stesso valore che può avere un’impresa informatica che opera nella Silcon Valley californiana. La Wass è qui, lavora e crea un prototipo che gli servirà anche per diversificare le sue attività nel settore civile”.
“Questa prima pietra dunque – ha ribadito – è una risposta a chi pensa che una città possa crescere senza “sapere”, senza la fatica dello studio e della ricerca. Se non avviene questo io credo che la città non rifletta appieno sulle proprie potenzialità. La competitività di una città, di un porto internazionale, vive della capacità che ha di accogliere, di rappresentarsi, ma soprattutto di avere un mondo che discuta di lei”.
Rimarrà qualcosa che va oltre questa amministrazione comunale – ha concluso il sindaco – e sarà un filo di ragionamento che ci spingerà tutti ad impegnarci per lo sviluppo della città, nella convinzione che o c’è più sapere, o le città degradano e impoveriscono. Ringrazio quindi i tecnici e i lavoratori dell’impresa, sono certo faranno di tutto per rispettare i tempi di realizzazione e saranno orgogliosi di aver partecipato a questo progetto”.

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Pubblicato il
29 Dicembre 2012

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