Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Contship Italia a due velocità transhipment ok, in calo i gates

Aumentato anche il trasporto intermodale – Per il 2013 previsioni molto prudenti di Cecilia Battistello

Melzo – Il Gruppo Contship Italia, leader di mercato in Italia nella gestione dei terminal containers portuali e nel settore del trasporto intermodale, ha chiuso l’esercizio 2012 registrando risultati operativi tutto sommato soddisfacenti. Ecco la scheda relativa ai vari terminal.

(clicca per ingrandire)

I risultati del 2012 sottolineano – secondo la nota di Contship Italia – le performance di Medcenter Container Terminal (MCT) a Gioia Tauro, che chiude l’esercizio con un incremento del 18% ottenuto nella seconda parte dell’anno. In aumento anche i volumi movimentati da Cagliari International Container Terminal (CICT) che crescono del 4%. CICT non solo conferma il proprio ruolo strategico di hub per il network dei servizi dei propri clienti ma incrementa i traffici in import ed export Sardi.[hidepost]In linea con il contesto macroeconomico i risultati dei porti gateway di destinazione finale. La Spezia Container Terminal (LSCT) e Terminal Container Ravenna (TCR) in particolare registrano una flessione del 9% e del 4% rispettivamente a causa di una generale diminuzione dei volumi in importazione.
Al 31 dicembre 2012 i volumi trasportati dal network intermodale nazionale ed internazionale della Sogemar e della Hannibal rimangono sostanzialmente stabili rispetto al 2011 con oltre 3.900 treni blocco operati. Oceanogate Italia, la nuova società di trazione ferroviaria per il trasporto dei container (presentata lo scorso 28 marzo 20 12) chiude il suo primo anno di attività con oltre 817.000 treni-km.
“Il 2013 sarà un anno ancora più complesso di quanto visto negli anni precedenti quando gli effetti della crisi hanno iniziato a manifestarsi” – dichiara Cecilia Eckelmann-Battistello presidente del Gruppo Contship Italia – “In Italia il Gruppo Contship prosegue il proprio piano di sviluppo in tutti i terminal marittimi e nel settore del trasporto intermodale e auspichiamo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso un settore che genera lavoro e sviluppo da molti anni. Un settore che sostiene la competitività del tessuto economico nazionale con ingenti investimenti”.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Gennaio 2013

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora