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A Giglio Castello laboratorio del mare

Si chiama “Un mare di colori” e riporta esemplari di tinte vegetali venute dall’acqua

ROMA – Non solo luogo del disastro “Costa Concordia”, l’Isola del Giglio diventa il cuore del Mediterraneo per la ricerca degli antichi colori. Nella splendida cornice del Castello del Giglio, alla presenza tra gli altri del sindaco Sergio Ortelli, dell’assessore Alessandro Centurioni e del direttore generale di Marevivo Carmen Di Penta, lo scorso 19 gennaio, è stato inaugurato il laboratorio “Un mare di colori”, realizzato dall’associazione con il sostegno della società Castalia e del Comune.
L’obiettivo del progetto è la scoperta concreta delle possibilità infinite possedute dalla natura del Giglio ed in generale delle isole del Mediterraneo.
[hidepost]Oggi i tempi sono maturi per un ritorno della tintura vegetale, all’insegna dell’ecologia, della riscoperta della nostra storia e dei nostri saperi, della valorizzazione di un patrimonio storico, artistico e naturalistico di immenso valore.
Fino a non molti decenni fa, quando si parlava di tintura dei filati e dei tessuti, si intendeva ovviamente la “tintura naturale”, poiché materie prime esclusive erano i vegetali, i minerali ed alcuni animali; e non dimentichiamo che per millenni questi stessi ingredienti sono stati utilizzati anche in campo artistico (affreschi, dipinti, acquerelli, miniature, ecc…).
Dalla scoperta alla conoscenza delle piante tintoree caratteristiche delle terre isolane: i corsi – aperti a tutti e che hanno già registrato la partecipazione attiva dei docenti gigliesi – forniranno gli strumenti base per realizzare tinture naturali su lana con alcune piante caratteristiche anche del Giglio, come la robbia, la calendula, il mirto, testandone le qualità tintorie.
I partecipanti possono sperimentare attivamente le varie fasi del lavoro, dalla preparazione delle fibre alla tintura, con la realizzazione di un campionario di 5/6 tinture base e relative ricette. Le tinture realizzate resteranno patrimonio di ciascun partecipante e, insieme alle schede-ricettario, costituiranno la guida base per future sperimentazioni.
Il Giglio vuole essere il punto di partenza e di riferimento per attività similari che Marevivo svilupperà nel contesto delle isole minori italiane, che già da anni sono i luoghi privilegiati del progetto di educazione ambientale dell’associazione “Delfini Guardiani dell’Isola”.

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Pubblicato il
2 Febbraio 2013

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