Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Se il POT diventa un colabrodo…

Nereo Marcucci

LIVORNO – Diciamoci che forse abbiamo capito male. E davvero, mi auguro – a questo punto – un po’ di rincoglionimento senile. Perché se avessi capito bene che tutti sparano sul POT appena approvato da tutti, e chiedono di cambiarlo, dovrei dire che ha ragione il vecchio proverbio labronico: secondo cui “le leggi di Livorno durano un giorno”. Per non dir peggio.
Nell’ultima settimana abbiamo sentito dire all’onorevole Altero Matteoli – dal pulpito in Camera di Commercio – che il POT va rivisto laddove assegna il bacinone di carenaggio ad Azimut e non ai riparatori navali. Poi abbiamo sentito ridire alla Cilp – pare per bocca di Nereo Marcucci – che l’Alto Fondale così come stabilito nel POT proprio non può andare solo alle crociere, e semmai ci vuole una “New Co” insieme. Anche il Comune ci ha messo del suo, prendendo le distanze dalla decisione – approvata nel POT dallo stesso Comune – di nominare un “advisor” per cominciare a valutare valori ed eventuali tempi di privatizzazione della Porto 2000.
[hidepost]Tre esempi, soli, ma ovviamente ce ne sarebbero altri. Tanto che viene da chiederci che cosa, alla luce dei fatti, il porto e la città intendano salvare di quel POT approvato all’unanimità poche settimane or sono. E da chiederci a che serve, a questo punto, un comitato portuale (con tanto di supporto preventivo della commissione consultiva) se poi gli stessi che nell’assise a palazzo Rosciano dicono si appena sono fuori dall’uscio attaccano con i distinguo. Della serie: un po’ di chiarezza, per favore…
Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Febbraio 2013

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora