Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Le nuove targhe per i rimorchi fermate alla Corte dei Conti

Deve ancora essere ufficializzato il parere di congruità – Un problema che riguarda decine di migliaia di autotrasportatori – Una nota della Motorizzazione

ROMA – Continuano i pasticci nell’attuazione concreta di norme sull’autotrasporto che peraltro sono state contestate da quasi tutte le associazioni di categoria. Il più grave è quello relativo alle nuove targhe dei rimorchi, che interessa decine di migliaia di autotrasportatori.
[hidepost]La riforma del codice della strada (legge 120/10) prevede il cambio del regime amministrativo dei rimorchi con l’abolizione della targa ripetitrice del veicolo trattore e stabilendo come unico elemento identificativo una targa tutta nuova del rimorchio stesso.
L’apposito decreto attuativo, il Dpr 198/12, è entrato in vigore alla fine della settimana scorsa fissando le caratteristiche della nuova targa unica dei rimorchi: in pratica sono targhe uguali a quelle dei Tir con l’elemento identificativo differente costituito da una X che precede i numeri. I primi quantitativi delle nuove targhe sono stati già avviati alle Motorizzazioni, ma a questo punto l’inghippo: il ministero dell’Economia a tutto sabato non aveva ancora fissato il prezzo delle suddette targhe, la relativa proposta era ferma alla Corte dei Conti per la richiesta valutazione di congruità e quindi le targhe rimanevano nei cassetti della Motorizzazione, che ha dovuto fare una nota a tutte le delegazioni per avvertire del blocco.
Solo quando la Corte dei Conti autorizzerà il tutto sarà possibile procedere alla distribuzione delle targhe: con la conseguente confusione per cui in teoria gli autotrasportatori potrebbero essere sanzionati perché non hanno le nuove targhe, le quali però di fatto non sono disponibili. Come intreccio di problemi non c’è male.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Febbraio 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio