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Autotrasporto e distacco comunitario

BRUXELLES – “La Commissione europea intervenga per salvaguardare la tenuta occupazionale nell’autotrasporto, messa a rischio dall’applicazione della normativa Ue sul distacco comunitario”.
[hidepost]Lo chiede l’eurodeputata Debora Serracchiani, componente della commissione Trasporti, in un’interrogazione rivolta alla Commissione, sottolineando che “per alcune aziende italiane operanti nel settore dei trasporti sembra ormai pratica diffusa avvalersi di prestazioni di personale di lavoro temporaneo fornito da agenzie interinali stabilite in altri Paesi Ue, con conseguenze negative sul fronte occupazionale per la categoria”.
“Sempre più imprese scelgono di assumere i loro conducenti in paesi che presentano un ridotto costo del lavoro – spiega Serracchiani – e tale tipologia contrattuale, ammessa dalla normativa europea, in alcuni Paesi come l’Italia viene percepita come un fenomeno negativo, attraverso cui si possono legalizzare situazioni di dumping sociale. Al di là delle conseguenze occupazionali per la categoria, viene inoltre messa a rischio la certezza di retribuzione pagata dalle aziende italiane alle agenzie di lavoro che, in teoria, dovrebbero versare i contributi al sistema previdenziale italiano. Se cosi non fosse – aggiunge – gli autotrasportatori assunti tramite agenzie localizzate in Paesi dove i costi del lavoro sono più bassi rischierebbero di non ricevere la pensione”.
Evidenziando “l’opportunità di alleviare il problema del dumping sociale attraverso il rafforzamento della cooperazione transnazionale, il miglioramento della conoscenza degli organismi nazionali di controllo e lo scambio di informazioni a livello europeo”, Serracchiani ha chiesto “come la Commissione intenda affrontare il problema, incluse le conseguenze economiche e sociali che si stanno verificando in alcuni Paesi”.

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Pubblicato il
9 Marzo 2013

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