I temi di Adriatic Forum
Sottolineate le prospettive del turismo ma anche le disparità di costi tra le due sponde
TRIESTE – Questa volta è toccato alla città triestina ospitare l’“Adriatic Sea Forum”, evento annuale internazionale itinerante dedicato al turismo via mare nell’Adriatico per i comparti crociere, traghetti e nautica.
[hidepost]Il Forum si è tenuto giovedì 21 e ieri venerdì 22 al palazzo dei Congressi nella stazione marittima. Hanno partecipato oltre quaranta relatori internazionali provenienti da Albania, Austria, Croazia, Grecia, Montenegro, Slovenia e Gran Bretagna, oltre naturalmente l’Italia. Nel corso delle due sessioni si è parlato dell’offerta delle oltre 15 destinazioni costiere dell’Adriatico, sia sulla sponda est che su quella occidentale, interessate all’offerta turistica.
Particolare rilievo è stato dato nella prima giornata dei lavori al “Report” sul turismo marittimo in Adriatico elaborato da Risposte-Turismo e contenente i dati principali delle varie forme di turismo nautico registrato in quel mare. L’accento sulla crescita esponenziale delle crociere è stato accompagnato anche dai dati relativi alle prenotazioni già presentate per il 2013 dalle principali compagnie di navigazione interessate ai porti adriatici. E’ stato anche presentato un nuovo portale per la nautica da diporto, che – come hanno sottolineato gli ideatori – sta subendo anche nei marina adriatici il peso della più grave crisi degli ultimi vent’anni.
Nel suo intervento di apertura del Forum, il presidente della Port Authority triestina Marina Monassi ha messo l’accento anche sulle pesanti differenze di costo dei servizi portuali e nautici tra la sponda italiana e quella slovena-croata: una differenza di costi che sta diventando pesante per le imprese portuali italiane e che ha fatto muovere a più riprese anche Assoporti nei confronti dei governi sia italiano che europeo a Bruxelles.
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