A Trieste sciopero in porto

Marina Monassi
TRIESTE – Circa 300 lavoratori del porto hanno scioperato alla vigilia di Pasqua percorrendo le vie del centro del capoluogo giuliano. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl mare hanno chiesto “nuove regole nell’attività all’interno dello scalo, un maggiore controllo sul numero delle cooperative attive che creano una concorrenza al ribasso, maggiore tranquillità per il futuro e per i loro stipendi”.
I sindacati di categoria hanno descritto le “difficili” condizioni di lavoro: “precari che lavorano qualche ora al mese, scarico di merci che viene concentrato in determinate giornate lasciandone altre scoperte, turni raramente programmabili che condizionano la qualità della vita e il rapporto con le famiglie”.
[hidepost]Inoltre, hanno chiesto “alle istituzioni, alla politica, all’imprenditoria e all’Autorità portuale un forte impegno per lo sviluppo della portualità triestina, perché il modello Trieste è arrivato al capolinea”. Il comizio finale si è tenuto sotto il palazzo della Prefettura dove una delegazione ha incontrato il prefetto vicario.
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