Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Piombino alle “terne”

Scade Luciano Guerrieri, piccola folla di pretendenti

Luciano Guerrieri

PIOMBINO – Con la formale richiesta delle “terne” per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale di Piombino e dell’Elba – Luciano Guerrieri scade dal secondo mandato a maggio e non è riconfermabile per legge – si è aperta la corsa alla successione in un clima quanto mai incerto. Mancando ancora le commissioni parlamentari che devono dare obbligatoriamente il parere sul candidato che Ministero e Regione indicheranno, è ormai certo il ricorso a un periodo di commissariamento almeno di altri 45 giorni, che quasi certamente ricadrà sullo stesso Guerrieri. Il quale non fa mistero, ovviamente, di aspirare a concludere la lunga, complessa e delicata vicenda del relitto della Costa Concordia.
Partita la richiesta delle “terne”, la politica si è messa in moto, e il toto-candidato è già in pieno svolgimento. Tra i papabili più gettonati al momento c’è il sindaco Gianni Anselmi, che alle vicende portuali è sempre stato molto vicino e che ha partecipato in diretta anche alla battaglia per la Costa Concordia. Anselmi libererebbe la poltrona di sindaco, sulla quale potrebbe tornare – è una delle ipotesi che circolano a Piombino – lo stesso Luciano Guerrieri, che vi ha operato tutt’altro che male a suo tempo.
[hidepost]Altri nomi che “girano” sono quelli del presidente della Camera di Commercio di Livorno Roberto Nardi, dell’attuale segretario dell’Authority Paola Mancuso, dell’ex presidente della Toremar e attuale consulente della Regione Toscana per il mare Angelo Roma, mentre da quando è stata riconfermata in Parlamento – e da pochi giorni con l’importante carica nel gruppo del Pd – sembra aver perso interesse alla carica la parlamentare Silvia Velo (ma mai dire mai, specie se si dovesse tornare alle elezioni a giugno).
E’ stata anche ventilata un’ipotesi che tuttavia gli stessi interessati smentiscono: quella di un ritorno in auge dell’ex senatore del Pci Francesco Nerli – che è stato presidente dei porti di Civitavecchia e di Napoli, oltre a presidente di Assoporti – che in questo caso potrebbe “riciclare” l’esperienza e le capacità di Guerrieri come segretario generale dell’Authority piombinese.
Come già accennato, difficile pensare che la presidenza dell’Authority di Piombino si risolva in tempi brevi: oltre al fatto che saranno parecchi gli enti a dover fornire le indicazioni – (Comuni di Piombino, Portoferraio e Rio Marina, Provincia di Livorno, Camera di Commercio e quindi Regione Toscana per il concerto) la situazione politica nazionale non aiuta certo ad accelerare. C’è infine il precedente delle altre Authorities portuali recentemente scadute che sono state tutte commissariate con i presidenti uscenti. Non è certo una norma: ma un’indicazione di metodo si.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Aprile 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio