Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Liberalizzare il sistema ferroviario la proposta Inrail/FuoriMuro

Per valorizzare la logistica italiana bisogna introdurre “forti innovazioni” – L’incremento delle quote ferro

Guido Porta

TRIESTE – Mentre il governo nazionale e le forze politiche sono in tutt’altre faccende affaccendate si è tenuto a Udine il convegno “Logistica e promozione dei traffici euromediterranei”, un momento di confronto tra gli operatori del settore logistico, portuale e ferroviario organizzato dalle Università degli Studi di Udine e Trieste. Nella crisi del paese, chi opera concretamente nella logistica cerca di indicare soluzioni concrete specie per il sistema dei porti.
La prima parte del convegno, apertosi con i saluti del sindaco di Udine Furio Honsell, ha riguardato infatti la presentazione di una proposta per la promozione dei traffici euromediterranei elaborata dagli studenti delle Università di Udine e Trieste e incentrata su una gestione sempre più efficace e trasparente del sistema della portualità, sull’adeguamento alle linee guida europee e sull’incremento delle quote di traffico su ferro.
[hidepost]Successivamente si è sviluppata una tavola rotonda alla quale hanno preso parte, tra gli altri, Sergio Prete, presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, Filippo Scammacca, console d’Italia a Monaco di Baviera, Mario Castaldo, direttore della Divisione Cargo di Trenitalia, Tullio Bratta, amministratore delegato Inter-Rail, e Guido Porta, presidente delle Imprese Ferroviarie InRail e FuoriMuro e vice presidente FerCargo.
“La liberalizzazione è possibile e noi ne siamo un esempio avendo costituito in cinque anni due Imprese Ferroviarie private a capitale interamente italiano (InRail e FuoriMuro, ndr)” ha dichiarato nel corso del suo intervento Guido Porta, che ha proseguito: “E tuttavia una delle maggiori barriere all’ingresso per gli operatori riguarda l’entità degli investimenti necessari per avviare e consolidare l’operatività delle imprese: le Istituzioni dovrebbero aiutarci favorendo e, in una certa misura, tutelando gli investimenti richiesti”.
Relativamente al modal shift, Porta ha dichiarato in conclusione: “E’ fondamentale introdurre forti innovazioni per creare nuove opportunità nella logistica intermodale, che in questo momento non è sufficientemente valorizzata rispetto a quanto accade in altri Paesi. Plaudo a iniziative come queste, che hanno il pregio di avvicinare alla logistica giovani brillanti come si sono dimostrati gli studenti dei Dipartimenti di Scienze Giuridiche, Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine e dell’I.S.T.I.E.E. di Trieste”.
Come noto InRail è l’Impresa Ferroviaria privata in grado di offrire dal 2009 trasporti per tutti i tipi di merci nel Nord Italia e, in partnership con altre I.F., su tutto il territorio nazionale. Dopo l’avvio dei servizi nel 2009, la Società si posiziona già a partire dall’anno successivo tra le prime 10 Imprese Ferroviarie italiane del settore specializzandosi nel trasporto di materie prime, rottami ferrosi, prodotti siderurgici finiti e legname. Con sede legale e amministrativa a Genova e sede operativa a Udine, InRail si avvale oggi di un organico di oltre 70 dipendenti tra istruttori accreditati per la formazione del personale, agenti esperti per le attività di verifica tecnica, di condotta e di formazione treno, nonché una sala operativa multilingua incaricata di organizzare e presidiare il traffico. InRail effettua regolarmente i propri servizi merci su numerose tratte, tra cui Udine-Tarvisio, Osoppo-Tarvisio, San Giorgio di Nogaro-Tarvisio, Villa Opicina-Osoppo, Villa Opicina-Udine, Nova Gorica-Udine, oltre che Tarvisio-Cavatigozzi (Cremona) e Tarvisio-San Pietro in Gù (Vicenza). Oltre a Trenitalia, la Società collabora attivamente con Ferrovie Udine Cividale (suo partner italiano), Rail Cargo Austria, le Ferrovie Slovene – SZ, SBB, Deutsche Bahn e la Società Partner FuoriMuro (di cui InRail detiene una partecipazione azionaria del 15%). Con circa 80 treni a settimana trazionati, InRail si conferma un punto di riferimento nell’offerta di servizi ferroviari per l’industria siderurgica, cartaria, chimica, manifatturiera, nonché per porti, interporti e piattaforme logistiche.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Aprile 2013

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora