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Waterfront ed economia del mare Marina di Carrara rilancia

Sindaco (Zubbani) e presidente dell’Autorità portuale (Messineo) puntano agli investitori internazionali ma anche a riqualificare il rapporto con la città

Francesco Messineo

MARINA DI CARRARA – Il progetto per sviluppare la cosiddetta “economia del mare”, ritenuto strategico per tutta la città, è stato recentemente presentato ad una folta platea di cittadini riuniti presso il centro fieristico da Angelo Zubbani, sindaco di Carrara e da Francesco Messineo, presidente dell’Autorità portuale locale ed illustrato nei dettagli dai suoi autori Sergio Beccarelli architetto della Policreo srl e Paolo Sammarco, professore ingegnere di Roma. L’intervento conclusivo della presentazione è stato riservato al neo assessore ai Trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli.
Il progetto è nato per risolvere un conflitto dato da un porto che vuole lavorare sia con le sue attività storiche che con le nuove all’orizzonte e da una città che aspira a vivere meglio, in un ambiente più sano e ad avere un rapporto più stretto con il suo mare.
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La rampa pedonale dell’edificio Porta di Ponente.

Già presentato anni fa per attuare il “processo partecipativo” con la cittadinanza il progetto ha recepito in buona parte le indicazioni da essa fornite e quella presentata in questi giorni è una versione per la prima volta organica e completa. A conferma del suo valore, è stata selezionata dalla Regione Toscana per illustrarla, nel marzo scorso, agli investitori internazionali presenti al MIPIM di Cannes. Riqualificazione delle pinete, maggior fruizione della visibilità del mare, percorsi ciclabili, regolazione del traffico pesante, miglioramento delle condizioni ambientali e qualità dell’aria, riqualificazione della parte che investe i cantieri navali NCA (reduci da una lunga vertenza conclusasi con la riconversione della attività da navalmeccanica a produzione di grandi yacht, compatibile con il progetto) ed un’integrazione nelle linee progettuali del nuovo Piano Regolatore Portuale ora all’esame del tavolo tecnico costituito da enti locali e dalla Regione Toscana per capire come affrontare un possibile accordo di pianificazione prima di passare al “vaglio” dei privati.

Un aspetto della gremita sala dell’incontro.

Per il presidente Messineo “Il valore del porto non è solo il reddito derivante dalle sue attività dirette ma è il valore aggiunto che tutta l’attività della provincia ottiene da una infrastruttura così importante poiché i grandi gruppi internazionali scelgono per i propri investimenti soltanto territori che hanno la capacità di connettersi in modo efficiente con tutto il resto del mondo. Un Paese che voglia essere competitivo deve far parte di questo network di relazioni fatto di porti, aeroporti e grandi linee ferroviarie. In questo senso il progetto del waterfront va incontro a queste esigenze migliorando le connessioni stradali delle banchine con la zona industriale, realizzando un nuovo ponte per consentire al porto di ospitare manufatti sempre più grandi, ma va anche verso un miglioramento delle condizioni della città rendendola più vivibile, sicura ed attrattiva”.
Dal canto suo l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli ha riconosciuto la validità del progetto in quanto strategico per la città ma anche per tutta la Toscana e capace di determinare un sicuro sviluppo sotto tutti i profili. Ritenendolo coerente con tutte le linee guida previste dal Master Plan dei porti della Toscana ed in sintonia con il Piano Regolatore del Porto nonché con il Piano Strutturale della città ha apprezzato comunque la possibilità che viene ancora oggi data alla cittadinanza di poter continuare ad apportare suggerimenti per perfezionarlo spronando però tutti a giungere ad una veloce approvazione. Ceccarelli ha informato che la Regione ha stanziato fondi per investimenti in campo portuale per 7 milioni di euro ed ha dato la sua disponibilità ad affiancare l’Autorità portuale e tutti i soggetti competenti, una volta approvato il progetto, nel trovare risorse per iniziarne la realizzazione, che, realisticamente, potrà avvenire anche a moduli funzionali dato il difficile reperimento di tutta la somma necessaria (25 milioni di euro stimati). Ha infine ribadito con forza che comunque, per poter disporre di finanziamenti, è indispensabile il progetto approvato e coerente con gli strumenti urbanistici.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
4 Maggio 2013

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