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Per l’auto coreana un “hub” a Livorno?

La fiera di Monaco e le opportunità per i porti toscani – La ripresa del mercato automative

LIVORNO – La trasferta a Monaco di Baviera per promuovere il sistema portuale toscano ed esplorare nuove opportunità commerciali è stata la vetrina per favorire le relazioni tra il sistema dei poli logistici toscani e il mercato tedesco.[hidepost]L’iniziativa, organizzata da Toscana Promozione, ha visto la partecipazione congiunta delle tre Autorità Portuali di Livorno, Piombino e Marina di Carrara, presentatesi unitamente sotto la bandiera della Tuscan Port Authorities, l’associazione nata con l’obiettivo di fare massa e proporsi con maggiore forza in ambiti nazionali e internazionali.
Durante la fiera, la delegazione toscana, che ha potuto contare anche sul supporto delle Camere di Commercio di Livorno e Marina di Carrara, ha incontrato big della portualità internazionale, società ferroviarie, case automobilistiche alla ricerca di una ottimizzazione delle proprie reti logistiche e i principali armatori delle compagnie di navigazione che oggi scalano i tre porti della nostra regione.
«La nostra regione – ha detto il responsabile dell’ufficio promozione dell’Authority di Livorno, Roberto Lippi – ha raccolto concrete manifestazioni di interesse da parte di operatori ed enti istituzionali».
Tra questi ci sono la Doosan, una società coreana leader dell’automotive che avrebbe espresso l’intenzione di fare di Livorno la propria base per lo stoccaggio dei mezzi industriali, e la Bmw, che avrebbe individuato nello scalo labronico il punto di contatto per raggiungere i mercati del Nord Africa.
Interesse per il porto livornese anche da parte dell’Alco Group, società belga specializzata nella produzione dell’etanolo, e da parte di Db Schenker, uno dei principali fornitori internazionali di servizi logistici integrati, che avrebbe valutato l’opzione di puntare sulla Toscana per raggiungere il mercato del Centro-Italia, sfruttando anche l’asse strategico che lega lo scalo della Città dei Quattro Mori all’Interporto di Bologna.
Insomma, il bottino delle relazioni commerciali – secondo una nota congiunta – è particolarmente ricco e se qualcuno di questi contatti dovesse concretizzarsi ci sarebbero nuove opportunità di sviluppo non solo per Livorno ma per l’intero sistema portuale toscano. Che pare essere conosciuto anche in Cina: non a caso, proprio ieri la delegazione toscana ha ricevuto due importanti manager del porto di Shenzen; in vista ci sono nuove sinergie con il Paese dallo sviluppo economico più veloce al mondo.
«A Monaco – ha dichiarato il numero uno del porto di Marina di Carrara, Francesco Messineo – le tre Autorità Portuali toscane hanno dimostrato, ancora una volta, di saper fare squadra. La Tuscan Port Authorities sta diventando sempre di più la piattaforma operativa di lancio di progetti congiunti in tema di promozione, infrastrutturazione e sviluppo di nuovi traffici. In un contesto economico sempre più globalizzato è importante che la Toscana si presenti agli stakeholder dello shipping come un player di primaria rilevanza ed è in questa direzione che i nostri porti si stanno muovendo, obbedendo ognuno alle proprie vocazioni merceologiche».

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Pubblicato il
12 Giugno 2013

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