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Pasqualino Monti: Civitavecchia cresce più di ogni altro grande porto

I tempi record di realizzazione della prima banchina della darsena Sant’Egidio inaugurata ieri – Dotazioni d’avanguardia, compresa l’elettrificazione per le navi

Pasqualino Monti

Marco Simonetti

CIVITAVECCHIA – Si conclude oggi, sabato 22 giugno, la “kermesse” sulla Due giorni del Mediterraneo che il presidente dell’Authority dei porti di Roma Pasqualino Monti ha magistralmente timonato malgrado le tante urgenze del governo nazionale e del post-elezioni a Roma. La parte odierna sarà, più che altro storico-ludica con la presentazione di un bel filmato sulla storia del futuro (“Il porto di Roma da Traiano ad oggi”), del progetto del grande Acquario con i programmi di ricerca internazionale sulla biologia marina e infine con il concerto serale, dalle 21,30 dell’orchestra diretta dal maestro Ennio Morricone.
[hidepost]La Due giorni ha avuto il suo vero clou ieri, venerdì. E Pasqualino Monti ha avuto buon gioco – nel presentare i dibattiti tra esperti e nella cerimonia di inaugurazione della prima banchina della darsena Sant’Egidio – nel sostenere che Civitavecchia “è ormai un connubio di eccellenze“, tra un porto che cresce più di ogni altro in Italia, l’impegno dello Stato centrale e della Regione Lazio, e quello altrettanto significativo – perché conferma la fiducia nelle strutture pubbliche e nell’operato dell’Authority – dei grandi complessi privati che investono.
Mentre andiamo in macchina è in corso la tavola rotonda nella sede dell’Authority sul ruolo del Mediterraneo nei trasporti marittimi europei. Un dibattito introdotto da Pasqualino Monti con previsti interventi dei principali rappresentanti delle istituzioni portuali europee (per tutti Dimitrios Theologitis, capo unità porti DG MOVE della Commissione Europea), parlamentari e dirigenti di ministeri e porti. In mattinata avevano portato il saluto alle autorità il sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei e Giuseppe Tarzia, comandante della Capitaneria locale. Molto atteso, l’intervento di Marco Simonetti, co-amministratore di Contship Italia, che ha svolto una lucida analisi sia sulle potenzialità sia sulle carenze del “sistema porti” italiano nel Mediterraneo.
All’inaugurazione della banchina della nuova darsena Sant’Egidio, officiata dal vescovo monsignor Vincenzo Paglia, è stato fatto notare con quale velocità procedono i lavori di costruzione della stessa, che sarà la prima opera del lotto funzionale che sta avviando la nuova strategia del porto, insieme al prolungamento dell’antemurale Cristoforo Colombo (per le grandi navi da crociera) e alla Darsena Servizi. Nella foto in 1ª pagina (foto aerea Scovavento) si vede come solo una decina di giorni fa il molo era ancora con notevoli interruzioni nella continuità mentre ieri la Cidonio, in joint con Grandi Lavori Fincosit è stata in grado di presentarlo già quasi finito, in grado di accogliere l’«Eurocargo Malta» di Grimaldi.
La darsena Sant’Egidio – ha ricordato il presidente Monti – prevede nove nuovi attracchi, di cui sei per cruise-ferry ro/ro, due per navi da crociera e uno per le granaglie. Monti ha ricordato con orgoglio che i lavori a Civitavecchia vanno come il vento: la banchina 27, la prima della darsena traghetti, è stata inaugurata con sei mesi di anticipo sul programma. E non si è trattato di un’opera modesta: sono stati utilizzati circa 90 mila mc di calcestruzzo, quasi 8 mila tonnellate di acciaio e 550 mila tonnellate di materiale lapideo. A fine opera sarà stato anche dragato un totale di un milione e 200 mila metri cubi di fanghi e sabbie. Da sottolineare come la darsena Sant’Egidio vanterà anche le prime due banchine elettrificate del Mediterraneo e vedrà anche sperimentarvi la tecnologia LNG dual gas per alimentare a gas le navi all’ormeggio, facendo loro spengere i motori a riducendo l’inquinamento da fumi del porto e del territorio.

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Pubblicato il
22 Giugno 2013

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