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La strana ipotesi di un commissario quasi al bis

NAPOLI – Davvero, non si finisce mai d’imparare. E’ il caso delle nomine all’Autorità portuale locale: dove c’è un presidente, non riconfermato per il secondo mandato – caso più unico che raro – ma nominato commissario perché di tutti i candidati presentati dalle istituzioni non ce n’è stato uno che a quanto pare abbia messo d’accordo presidente della Regione e ministro.
[hidepost]C’è di più: al presidente uscente – anzi, a questo punto uscito – cioè l’ammiraglio Luciano Dassatti, nessuna delle istituzioni ha saputo fare accuse concrete che giustificassero il non averlo ricandidato. Si è parlato più o meno vagamente di equilibri da salvare – partitici, supponiamo – di maggior duttilità necessaria nei confronti delle varie istanze espresse dai potenti del porto, di qualche ruvidità di carattere (e che ci fosse non era una sorpresa anche alla prima nomina, essendo stato Dassatti anche comandante della direzione marittima e del porto). Eccetera.
Ma la cosa più singolare, nella singolare vicenda, è che a settembre scadrà anche il mandato commissariale. E che cosa si sta delineando come ipotesi? Una seconda conferma di Dassatti come commissario-bis, se non si troverà il bandolo (politico) della matassa (partitica). Insomma, come commissario Dassatti è il migliore delle soluzioni possibili, ma come presidente non ha meritato il secondo mandato. Non vi sembra che ci sia qualcosa che non torna?
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
7 Agosto 2013

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