Varco Zara “quasi” riaperto
Per il momento serve soltanto ai flussi delle crociere e per un paio d’ore la mattina – Il problema del personale di controllo e la soluzione temporanea

Paroli (a sinistra), Cioni, Manzi e Menicagli al Varco Zara.
LIVORNO – L’avevamo scritto un mese fa, quando le associazioni di categoria degli spedizionieri e degli agenti marittimi, appoggiate dall’Assindustriali, avevano denunciato che al varco Valessini la situazione era diventata insostenibile per il sommarsi dei traffici pesanti con quelli delle crociere: occorre riaprire il varco Zara, chiuso dal 2008. Allora era stato chiuso per la carenza del personale della Guardia di Finanza, poi si era detto che mancava la segnaletica stradale a cura del Comune. Finalmente, dopo cinque anni di blocco, il Varco Zara – cioè una delle principali porte di accesso allo scalo labronico – ha riaperto i cancelli: la sbarra si è alzata a partire da lunedì 12 agosto per far passare i veicoli adibiti al trasporto dei crocieristi.
[hidepost]L’apertura è per due ore la mattina: ma è meglio di niente, si commenta da parte degli addetti. “Trova così soluzione – ha detto l’Autorità portuale con una sua nota – uno degli affannosi problemi di cui da tempo soffre Livorno, quello del congestionamento di via Paleocapa, che era diventato un vero e proprio imbuto per il confluire di tutti i traffici sul Valessini”.
«Periodicamente, e negli ultimi tempi con una certa frequenza, – ha ammesso uno dei funzionari della direzione Demanio, Patrimonio e Lavoro Portuale della Port Authority, Sergio Manzi – si formavano in via Paleocapa file chilometriche di mezzi adibiti al trasporto sia di merci che di persone. Con l’apertura di un secondo varco doganale il problema del traffico troverà finalmente una soluzione». Così almeno si spera: e si spera in particolare che anche quando il traffico delle crociere si interromperà per la stagione invernale, il varco Zara possa rimanere aperto, per snellire i flussi del Valessini. Rimane il problema dell’orario, troppo limitato rispetto alle esigenze. Ma almeno è un passo avanti.
Alla riapertura del varco Zara si è giunti grazie alla collaborazione tra Agenzia delle Dogane e Autorità portuale.
Durante l’apertura il varco sarà presidiato da guardie giurate private armate, organizzate e coordinate dall’Ufficio controllo accessi e varchi dell’Area Lavoro Portuale, della Direzione Demanio, Patrimonio e Lavoro Portuale. Il transito verrà consentito – specifica l’Autorità portuale – soltanto ai passeggeri crocieristi ed agli eventuali accompagnatori, con l’esclusione assoluta delle merci, comprese le provviste di bordo. Un’apertura a metà, insomma: in questa prima settimana di sperimentazione si potrà già capire se è davvero una soluzione o soltanto un rimedio parziale.
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