Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Trasportounito contro il SISTRI

ROMA – Richiesta cancellazione definitiva del fallimentare sistema di tracciamento dei rifiuti e il rimborso alle imprese di contributi e danni subiti. Trasportounito denuncia: SISTRI una truffa italiana e avvia una raccolta di firme per la cancellazione totale del sistema, mai entrato in funzione, di tracciamento dei trasporti di rifiuti sul territorio nazionale, nonché per il rimborso e il risarcimento danni relativi contributi “estorti” e imposti agli autotrasportatori, obbligati a dotare i loro mezzi di strumenti rivelatisi del tutto inutili.
[hidepost]Circa 350.000 imprenditori – sottolinea Trasportounito – sono stati obbligati, nel triennio 2010-2012, a versare complessivamente 500 milioni di euro di contributi per adeguarsi alle regole del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – si veda http://www.sistri.it) acquistando gli appositi dispositivi black box: soldi buttati via, visto il sistema di tracciabilità dei rifiuti che non ha mai funzionato. L’unica cosa che ha funzionato per Trasportounito – è stata invece la macchina degli scandali con un principale indiziato: lo Stato.
Tempo perso e denaro sprecato, con pesanti incidenze su bilanci di imprese già quotidianamente costrette a fare i conti con problemi di sopravvivenza e ora il Governo ha deciso di reiterare gli errori del passato: a partire dal 1º ottobre le prime 70.000 imprese torneranno sotto la “tortura improduttiva” del SISTRI. Per contro le imprese straniere che trasportano rifiuti in Italia saranno invece assurdamente esentate.
Trasportounito, verificato il risultato assolutamente fallimentare del SISTRI, invita pubblicamente le imprese ad una raccolta di firme per chiedere al Governo: l’eliminazione totale e definitiva del SISTRI; la compensazione dalle imposte dei contributi versati e il risarcimento dei danni subiti dalle imprese.
La raccolta delle firme inizierà il prossimo 27 settembre dinanzi alle Camere di Commercio oppure nelle sedi delle Associazioni territoriali di Trasportounito.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Settembre 2013

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio