ROMA – Come spesso accade, si è parlato molto degli effetti, senza andare ad approfondirne le cause. Eppure la sentenza del Consiglio di Stato 04768, che ha cacciato dalla presidenza dell’Authority di Cagliari il pur bravo senatore Piergiorgio Massidda – sia pure con ben due anni di ponderato e ponderoso ritardo: ah, i tempi… – sembra riportare ab ovo tutta la complicata, a volte paradossale se non amara (o vergognosa per molti) pratica delle nomine dei presidenti dei porti.
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