Anche Eurogate nella gara per privatizzare i porti d’Israele
Entro il mese la documentazione per la pre-qualificazione – Interessati all’operazione sia Haifa che Ashdod nel Mediterraneo – L’impegno dei grandi terminalisti internazionali sull’est Mediterraneo

Thomas Eckelmann
HAIFA – Anche Israele privatizza i propri porti primari, con una gara che si è aperta da poco e che punta a migliorare l’efficienza e anche il peso degli scali mediterranei di Haifa ed Ashdod. Con il consueto pragmatismo imprenditoriale, il governo di Tel Aviv ha emesso un bando internazionale che ha attirato l’attenzione di alcuni tra i principali gruppi specializzati nella logistica intermodale. E proprio in questi giorni la stampa israeliana ha reso noto che tra i partecipanti alla gara c’è anche il gruppo terminalista e logistico Eurogate, il quale ha annunciato che presenterà la documentazione necessaria ad essere ammesso all’offerta entro la fine di ottobre. La pre-qualificazione dei concorrenti avverrà in tempi rapidi e sempre secondo quanto si legge sui giornali economici di Israele il governo ha intenzione di stilare la classifica tra i concorrenti non oltre la fine dell’anno.
[hidepost]E’ stato subito enfatizzato che nel solo settore portuale Eurogate, che è una joint venture al 50% tra le tedesche Eurokai e BLG, gestisce oggi direttamente o attraverso partecipate come Contship Italia i principali terminal container in Germania, Italia, Marocco, Portogallo e Russia. Particolarmente rilevante in questi ultimi tempi la crescita in termini di traffici dei grandi terminal sia in Marocco che nel sud Italia, ma un po’ tutto il network si distingue per efficienza, capacità manageriale e programmazione a lungo termine.
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