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Monumento a tutti i marinai sul lungomare sud di Livorno

Il ringraziamento del presidente del gruppo marinai d’Italia ammiraglio Bruni – Il ricordo delle più recenti tragedie del mare – I tanti “nastri gialli” per i nostri marò

LIVORNO – E adesso anche Livorno ha il suo monumento al marinaio. L’hanno inaugurato lunedì, con tanto di alzabandiera, fanfara e picchetto dell’Accademia Navale, le massime autorità civili e militari della città, sulla passeggiata del viale Italia subito a sud delle mura di San Leopoldo della stessa Accademia. E’ un monumento insieme semplice e solenne: con una statua marmorea di un marinaio recuperata dai magazzini del Comune, e un bel lavoro alla base costituita da una rosa dei venti ornata di bitte e di un’ancora ammiragliato forniti dall’Anmi, l’associazione dei marinai d’Italia di Livorno; che con il suo presidente ammiraglio Luigi Bruni ha ricordato la genesi dell’idea e il lungo impegno per la realizzazione pratica; una realizzazione alla quale hanno contribuito generosamente anche molte realtà marittime locali: la Wass, i gruppi D’Alesio e Neri, l’Autorità Portuale, i piloti del porto, la Lega Navale, lo Yacht Club Livorno, la Porto 2000, il Propeller Club, il Rotary Club Mascagni, la Salvadorini ed altri.
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Luigi Bruni

Madrina la signora Piras, davanti al monumento sono state recitate anche la preghiera del marinaio e quella del marittimo, recitata quest’ultima dal presidente del Propeller e pilota portuale Fiorenzo Milani. Interventi anche del sindaco Alessandro Cosimi e del comandante dell’Accademia Navale ammiraglio di divisione Giuseppe Cavo Dragone, che ha ricordato, oltre alle tragedie di Genova e di Lampedusa che hanno colpito tutti gli uomini di mare, come l’opera sia stata in particolare merito e lavoro del suo predecessore ammiraglio Pierluigi Rosati. La benedizione è stata impartita da monsignor Ivano Costa per il vescovo Giusti, coadiuvato dal cappellano dell’Accademia don Benetti.
A far da cornice alla bella cerimonia, decine di anziani marinai dell’Anmi, tutti in divisa e quasi tutti con appuntato sul solino il nastro giallo che ricorda la prigionia in India dei due marò del San Marco. Peccato che nessuno, nei discorsi ufficiali, abbia accennato alla loro non risolta, incredibile vicenda.
A.F.

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Pubblicato il
20 Novembre 2013

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