Molo Italia, la troppo lunga attesa
L’annunciata replica dell’ordinanza per la priorità del settore cruise pone l’urgenza di procedere ai dragaggi del lato nord

Una nave da crociera con a fianco le gru dei forestali.
LIVORNO – L’ordinanza che riserva anche per il 2014 l’accosto prioritario alle navi da crociera è in via di emanazione. L’Autorità portuale e la Capitaneria stanno correggendo la bozza che dovrebbe ricalcare quella del 2013. Non senza qualche resistenza: perché già quest’anno l’ordinanza fu accolta da un ricorso al Tar, sul quale fu poi ritirata la richiesta di sospensiva con una specie di “gentleman agreement” tra l’Authority e la Scotto, che rivendicava di poter utilizzare la concessione sul molo Italia senza interferenze delle crociere.
Il problema, in fin dei conti, rimane quello del molo Italia: che sul Pot è assegnato ai forestali con metà concessione alla Cilp – il lato nord – e metà alla Scotto del gruppo Neri – il lato sud, ma di fatto è utilizzabile solo per la banchina sud, perché le altre non hanno fondali accessibili alle navi.
[hidepost]

La banchina nord, da anni in attesa di dragaggio.
Al momento, e in attesa del dragaggio dei due lati non utilizzabili, il molo Italia è una specie di “polmone” per i forestali di tutti, per le navi da crociera più grandi e come deposito di camion, rotabili, materiale vario. E persino di un pontone danneggiato, che staziona da tempo sulla testata del molo Italia. Sulla banchina a nord stazionano alcune bettoline del gruppo D’Alesio e alla radice il pontone Italia, che per qualche tempo era stato “ricoverato” nel bacino di carenaggio dismesso. In sostanza, del grande molo Italia attualmente è utilizzabile per le navi solo la banchina sud, che in stagione diventa spesso rifugio delle navi da crociera in alternativa alla banchina ad alto fondale.
Come conciliare la sempre maggiore richiesta di attracchi dei forestali con le navi da crociera che appena ricomincerà la loro stagione (in primavera) presenteranno il “conto” al porto sulla base delle promesse fatte anche di recente dalla Porto 2000? L’ordinanza sulla priorità degli accosti delle crociere sarà la cartina di tornasole dei futuri assetti anche e specialmente per il molo Italia. Sia l’Autorità portuale sia gli operatori del comparto sanno che le crociere sono importanti come immagine – il loro apporto economico allo scalo è stato calcolato intorno ai 5 milioni all’anno, dunque tutt’altro che determinante – e non si può rischiare di farsele scippare dagli scali concorrenti, in continua crescita. Ma i traffici dei forestali sono altrettanto determinanti per l’economia dello scalo marittimo e sono alla base di una serie di impegni solennemente sottoscritti. La soluzione non può essere altro che il veloce dragaggio per rendere agibili le due banchine da troppo tempo inutilizzate; e qui rientriamo in quegli eterni balletti della burocrazia locale e centrale che ancora oggi rendono impossibile rispondere in tempi certi (e rapidi) alle esigenze del mercato della logistica navale. Tanto che c’è chi realisticamente ipotizza in due anni almeno il tempo per avere dragato e operativo l’intero perimetro del tanto atteso molo dei forestali.
A.F.
[/hidepost]