Authority Brindisi neo segretario l’ammiraglio Giuffré
BRINDISI – E’ l’ammiraglio Salvatore Giuffré, già commissario governativo all’Autorità portuale di Taranto per 37 mesi e in precedenza di Livorno, alto ufficiale delle Capitanerie di Porto, il nuovo segretario generale dell’Autorità portuale di Brindisi.
[hidepost]Hercules Haralambides, presidente dell’Authority, ha sciolto le riserve che hanno tenuto a lungo la segreteria generale vacante e la nomina di Giuffré è stata ratificata dal comitato portuale con 15 voti favorevoli su 16 (un astenuto). Il neo-segretario generale è entrato in funzione lunedì scorso, per affrontare tra gli atti più urgenti anche l’approvazione del bilancio, rinviato dal ministero per una ulteriore verifica e per gli aggiustamenti sulle problematiche delle spese per il personale.
Comandante della direzione marittima della Puglia fino al 2012, Salvatore Giuffré è stato a lungo nel corpo delle Capitanerie ricoprendo in precedenza anche il comando della direzione marittima della Toscana. Successivamente all’uscita al corpo delle Capitanerie, l’ammiraglio ha operato come tecnico proprio all’interno del network delle Autorità portuali, ricoprendo come detto – e l’ha fatto anche quando era ancora in servizio nelle Capitanerie – vari incarichi di commissario per conto del ministero di riferimento.
Con la nomina di Giuffré dovrebbe essere concluso il travagliato iter delle cariche apicali all’Autorità portuale di Brindisi; iter che ha visto anche un periodo di sospensione di Hercules Haralambides dalla presidenza sulla base di un ricorso al Tar poi annullato dal Consiglio di Stato in attesa di una ulteriore sentenza della Corte Europea di Giustizia. Nel periodo di sospensione di Haralambides l’Autorità portuale è stata retta dall’ammiraglio Ferdinando Lolli come commissario governativo. E successivamente anche l’allora segretario generale avvocato del Nobile si era dimesso per assumere la stessa carica all’Autorità portuale di Marina di Carrara, più vicina alla famiglia. Per la sua sostituzione sono stati in lizza almeno altri due nomi fino alla recente scelta su Giuffré, considerato un “tecnico puro” e quindi più adatto ad affiancare il presidente Haralambides.
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