Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Trecentomila Tir fermi secondo Trasportounito

Cento presidi in tutta Italia con invito a “rispettare le indicazioni delle prefetture”

Maurizio Longo

ROMA – Trasportounito e i “forconi”, con altre sigle minori della protesta, hanno portato avanti nei primi due giorni del blocco dei tir la loro protesta con iniziative molto differenziate: molta tensione ma nessun sostanziale boicottaggio nei porti, blocchi stradali più o meno “pacifici” sulle autostrade e alle loro uscite, con un massiccio schieramento delle forze dell’ordine per evitare limitazioni dei mezzi che non hanno aderito alla protesta. L’impressione è – almeno per la prima parte della protesta – che lo scontro sia stato più che altro mediatico, con pesanti accuse da parte dei vertici di Trasportounito al governo (contestata l’autorizzazione a far circolare i tir anche domenica dalle 18) e con le contro-accuse di altre organizzazioni del settore, in particolare CNA-Fita, che sarebbero state anche minacciate fisicamente nelle persone di dirigenti siciliani per non aver aderito.
[hidepost]Anche Confindustria è intervenuta dalle sedi periferiche invitando i camionisti a non aderire al fermo.
A Bari nella prima giornata di protesta c’è stato il blocco “pacifico” dei tir sulla tangenziale, con distribuzione di manifestini agli automobilisti di passaggio. Secondo Trasportounito e il suo segretario generale Maurizio Longo sono stati attuati almeno cento “presidi” su tutto il territorio nazionale. E Longo ha voluto prendere le distanze dalle altre sigle, fuori dal comparto dei trasporti (forconi eccetera) che hanno anch’esse protestato. “Se in contemporanea al fermo altre categorie economiche e movimenti del paese, per ragioni condivisibili – ha detto Longo – hanno deciso di manifestare, ciò non è di competenza né di responsabilità diretta di Trasportounito”. Sempre secondo Longo e la sua associazione, sono stati più di 300 mila i tir fermi con un’adesione del 90% delle aziende di trasporto merci e con quasi 20 mila persone mobilitate nei punti di concentrazione autorizzati. L’associazione ha raccomandato – conclude una nota – agli associati “il pieno rispetto delle indicazioni delle prefetture”.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Dicembre 2013

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora