Assoporti allo scontro interno per una strategia di compromesso

Il documento dei vertici dell’associazione e le critiche sulle linee di crescita – La difficile mediazione tra porti che vogliono fare tutto – Nessuno tocchi la pletora di Autorità portuali

Pasqualino Monti

ROMA – Assoporti ha chiesto un appuntamento al ministro delle Infrastrutture per illustrargli le proprie idee per lo sviluppo della portualità e del sistema logistico italiano. Fin qui, la sintesi di una nota dell’associazione presieduta da Pasqualino Monti, che parla della necessità di dare una mossa alla politica della logistica integrata.
Non sarà un compito facile: e non tanto perché il ministro Maurizio Lupi ha a sua volta idee precise in proposito, annunciate a ottobre nella stessa assemblea di Assoporti e ribadite di recente anche a Napoli: quanto perché a non avere idee chiare – o almeno univoche – sembra essere proprio Assoporti. Che nell’ultima riunione per elaborare un documento comune propedeutico all’incontro con il ministro, dopo un duro confronto interno al consiglio direttivo non è stata in grado di andare oltre una serie generica di indicazioni platoniche. Il documento in questione non è stato inviato alla stampa come gli altri comunicati, ma lo riportiamo integralmente più sotto.
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