Renzi cerca sottosegretari Doc e lo shipping candida la Oliaro
La giovane imprenditrice genovese dovrebbe essere chiamata a rappresentare le esigenze dello shipping – Le competenze e le aspettative – Ma ci sono altre indicazioni della politica e dei “fedelissimi” del presidente del Consiglio

Roberta Oliaro
ROMA – Come dicevano in Vaticano, Habemus Papam: ovvero, abbiamo il governo Renzi. E ancora, parafrasando Cavour, abbiamo il governo, adesso bisogna che governi. E che governi bene. Tra le promesse che sono piaciute di più, almeno tra gli imprenditori (shipping compreso) è la “rottamazione” della burocrazia, sia centrale che periferica: una scommessa che sembra quasi un sogno, ma che da almeno per adesso la possibilità di sognare.
Confermate le anticipazioni sulla permanenza di Maurizio Lupi al ministero delle Infrastrutture e Trasporti – uno dei pochi ministri salvati dal “rottamatore” Renzi – rimane aperto il discorso dei sottosegretari. Non se n’è parlato molto ma nelle segrete stanze si dava per probabile fino a ieri la nomina a sottosegretario ai Trasporti del milanese Pierfrancesco Maran, assessore nella giunta meneghina, fedelissimo a Renzi e anche amico di Lupi. Ma sul sottosegretariato di Lupi, o comunque per un sottosegretariato nel governo, hanno calato una richiesta pesante, nel senso che è molto condivisa, da alcune delle associazioni più importanti del mondo dello shipping: Confetra, Federspedi e Federagenti.
[hidepost]In una nota indirizzata al presidente Renzi hanno proposto che sia riservato un sottosegretariato all’onorevole Roberta Oliaro, giovane dirigente d’azienda genovese.
Recentemente eletta alla Camera, imprenditrice quarantanovenne alla prima esperienza politica, l’onorevole Oliaro ha lavorato silenziosamente ma con grande determinazione in sede parlamentare al fine di avviare importanti riforme che il settore dello shipping attende da anni.
«Con Lei – affermano i presidenti di Confetra, Federagenti e Fedespedi – ci sentiremo tutti finalmente rappresentati ed in grado di dialogare con una persona che conosce e vive i problemi delle nostre aziende. Stiamo parlando di un settore che conta oltre 120 mila aziende, 1,5 milioni e mezzo di lavoratori, tra diretti ed indotto, ed un contributo al PIL nazionale di oltre 3 punti percentuali. Eppure, nonostante questi numeri, il nostro Paese ha fino ad oggi ignorato riforme ed interventi essenziali, spesso a costo zero, per garantire un futuro a questo comparto economico ed alle centinaia di migliaia di lavoratori».
Il lavoro fino ad oggi condotto dall’onorevole Oliaro ha trovato il favore unanime delle nostre categorie perché fondato sul dialogo, la competenza e la capacità di guardare al futuro, alla sburocratizzazione, alla semplificazione ed alla liberalizzazione. Ne sono un esempio gli emendamenti di recente inseriti nel Decreto Destinazione Italia, la proposta di legge nel settore ferroviario, le interrogazioni e gli ordini del giorno che ha presentato. Siamo consapevoli dell’irritualità di tale indicazione, tale scelta è nata dalla consapevolezza che il Governo Renzi rappresenti una rottura, e in un certo senso una novità, rispetto al passato ed è a questo spirito che vogliamo uniformarci.
«Il nostro è un comparto strategico per l’economia nazionale, eppure colposamente trascurato. Guardiamo con invidia all’attenzione che paesi come Germania ed Olanda hanno assegnato a questo settore, trasformandolo nella locomotiva trainante l’economia e l’occupazione. In questi paesi si è investito anche nelle competenze che vice ministri ed alti funzionari hanno della materia al fine di dare risposte concrete ad imprese di operatori. Vorremmo che questo modello vincente trovasse con il Governo Renzi finalmente dignità anche nel nostro Paese. Ecco perché abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di parlare chiaro e di chiedere apertamente di affidare ad un tecnico responsabilità ministeriali di concreto sostegno ai nostri settori».
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