Confetra contesta il balzello per l’Autorità dei Trasporti
Il mondo della logistica si aspettava più tutele e non nuovi costi, per di più con nessuna parvenza di legittimità – Le mancate tutele sulla trasparenza degli atti
ROMA – Per il mondo della logistica privata delle merci il primo atto dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti è un fallo.
[hidepost]“Ferma restando la naturale diffidenza del mondo imprenditoriale della Confetra per l’apparato burocratico e amministrativo”- sostiene il presidente della Confederazione dei Trasporti e della Logistica Nereo Marcucci – “dalla neo costituita Autorità di Trasporti ci si aspettavano comunque maggiori tutele in tema di trasparenza e di concorrenza relativamente ad alcuni comparti strategici quali quelli ferroviario e delle concessioni autostradali.”
“Viceversa il primo atto tangibile dell’Autorità per le imprese di logistica – ironizza Marcucci – è la richiesta del contributo per il funzionamento.”
In tempi di spending review, le imprese private del trasporto e della logistica delle merci sono chiamate a pagare l’ennesimo balzello, oltretutto senza alcuna parvenza di legittimità visto che i soggetti chiamati a pagare per legge dovrebbero essere solo “i gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati”.
Si tratta di uno “zero virgola” da applicare sui fatturati che per il solo settore della logistica rappresentato da Confetra dovrebbe gravare per decine di milioni di euro e che si somma agli altri “zero virgola” da versare nel pozzo senza fondo delle Camere di Commercio, dell’Autorità Antitrust, dell’Agenzia di Regolamentazione del Settore Postale, dell’Albo degli Autotrasportatori, eccetera.
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