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Gli ideali di “IdeaLi” per rilanciare Livorno

Un documento dell’associazione raccoglie indirizzi e suggerimenti per superare il gap dei localismi esasperati – La costruzione di una comunità portuale con un’anima

Gabriele Brugnoni

LIVORNO – Dopo tre anni di attività in cui hanno fornito alla città molti spunti di riflessione ed occasioni di approfondimento culturale attraverso incontri con studiosi, esponenti politici nonché organizzando gruppi di studio, gli IdeaListi hanno raccolto in un programma il loro lavoro e lo hanno recentemente presentato alla stampa ritenendo che possa essere di aiuto a chi si cimenterà nel governo della nuova amministrazione comunale.
Il documento riassume quindi idee ma anche precisi progetti per far tornare il cittadino cardine della città e per far uscire Livorno da un localismo troppo accentuato proiettandola in una dimensione europea, internazionale, indispensabile per la sua evoluzione. Tutto in un’ottica di integrazione territoriale che permetta di far sistema fra le infrastrutture presenti sul territorio nonché del tessuto universitario e produttivo per perseguire logiche di complementarietà su ogni versante possibile.
[hidepost]Complementarietà quindi e non competitività. “Livorno ha un ritardo di 20 anni riguardo lo sviluppo economico ma anche verso la cultura intesa in ogni sua espressione, quindi anche come rispetto e bellezza dei suoi spazi” – ha detto nell’introduzione il presidente di IdeaLi, ingegner Gabriele Brugnoni – e dobbiamo perciò far tornare Livorno la “casa” di ogni suo cittadino, ricostruendo quel senso comune di appartenenza oggi perduto.
Per raggiungere questi risultati l’amministrazione comunale dovrà avere un ruolo “facilitatore” promuovendo procedure pratiche e snelle”. L’associazione presieduta da Brugnoni ha fra i suoi iscritti molti nomi conosciuti: oltre alla ex parlamentare PD Marida Bolognesi e ad Emanuele Rossi, costituzionalista e docente universitario alla scuola superiore S. Anna di Pisa, vi sono, fra gli altri, anche Federico Barbera e Fiorenzo Milani, esponenti ed esperti del mondo legato al settore dell’economia marittima e portuale. Tutti loro hanno portato il personale contributo alla redazione del programma insieme a Massimo Bagatti, Roberto Bigazzi, Claudia Casini, Andrea Cecconi, Paolo Dario, Giovanna Di Lieto, Fabrizio Filippelli, Mario Gambacciani, Giuseppe Iannaccone, Marco Tinti ed Olimpia Vaccari. Il documento, che resta comunque aperto all’interazione con politici e cittadini sul sito www.ideali.eu al fine di recepire nuove idee e perfezionare quelle che presenta, nei suoi capitoli comprende ricette per uno sviluppo industriale “completo”, per un rapporto diretto fra amministrazione pubblica e cittadino (smart city), promuove cultura, formazione, ecologia, prevede una rinascita del quartiere storico “La Venezia” – motore trainante del rilancio della città intera – attraverso il progetto di Andrea Cecconi, l’aumento ed il miglior sfruttamento delle aree verdi, la riqualificazione e lo sviluppo della costa; comprende inoltre una parte dedicata all’economia sociale, alla futura organizzazione sanitaria, sottolinea l’importanza della partecipazione attiva del cittadino, suggerisce metodi per riorganizzare la macchina amministrativa ed ha, ovviamente, un capitolo sulla politica economica portuale.
Proprio su questo tema Emanuele Rossi ha sottolineato in conferenza che il senso del lavoro dell’associazione è stato quello di far capire che dobbiamo ormai evitare di confrontarci fra scali nazionali ma guardare alla realtà mondiale dei porti ed alle logiche che ne conseguono. La filosofia ispiratrice del documento è di far maturare l’idea della necessità della cooperazione fra i vari operatori, punto di partenza per la programmazione degli adeguamenti infrastrutturali necessari e trampolino per costruire nuove relazioni commerciali. Un’attenzione particolare è volta al flusso dei passeggeri e crocieristi: nuovi spazi di accoglienza e finalizzare il turismo a ricadute commerciali per la città sfruttando quanto di buono abbiamo in tema di beni ambientali e culturali. Argomenti ed iniziative, queste, già sviluppate dall’Autorità Portuale cui ora, con questo programma, si vuol dare un’anima con la costruzione di una comunità portuale unita da obiettivi comuni per risolvere anche il problema del progressivo stato di crisi che vivono molte imprese in seguito ad una dissennata politica di concorrenza che ha portato a riduzioni insostenibili delle tariffe. Un risanamento effettivo consentirebbe di accantonare risorse per aiutare le unità lavorative in esubero ed avviarle al pensionamento configurando un vero e proprio circolo virtuoso. Ad integrazione del programma Marida Bolognesi ha parlato, partendo dalla stretta connessione di interessi tra città e porto e delle reciproche ricadute, di come reperire i finanziamenti: fondi europei da rastrellare con metodo attraverso il potenziamento di uffici già esistenti, Unesco e Ministeri da una parte mentre, con riferimento alla più stretta economia locale, devolvere alla pubblica amministrazione una quota sui proventi ricavati dalla stazione marittima su ogni passeggero.
Tutti i candidati a sindaco sono già stati informati da IdeaLi su questo programma per un auspicabile confronto pubblico sulle questioni importanti ed aperte della città .
Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
26 Aprile 2014

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