Dalle imprese del Nord Italia una ferrovia Pontedera-porto
Circa 25 chilometri per dare uno sbocco sul mare all’area industriale toscana ma anche agli imprenditori del settentrione che guardano ai mercati del Nord Africa
FIRENZE – Il progetto esiste, il finanziamento – 120 milioni di euro di un gruppo di imprese del Nord Italia e il supporto della Regione in cinque anni – sembra già inserito nei piani strategici delle infrastrutture per la Toscana.
[hidepost]Ed è un progetto vitale sia per il porto di Livorno che dell’area industriale compresa tra i Comuni di Pontedera, di Pisa e di Livorno. Si tratta di realizzare 25 chilometri di ferrovia che partendo da Pontedera arrivi fino alle banchine del porto di Livorno, correndo sulla riva destra dello Scolmatore dell’Arno fino a Vicarello, per poi scavalcare la via d’acqua e collegarsi alla ferrovia Pisa-Collesalvetti fino all’interporto Vespucci. Da qui si proseguirà verso il porto con la “bretella” ferroviaria il cui studio è stato già finanziato dalla Regione.
Sogni ad occhi aperti? Nel recente convegno a Pontedera, presso il museo Piaggio sul tema “Il ritorno ai binari”, se n’è parlato come di un progetto concreto, con possibilità più che concrete di realizzazione. Per di più già inserito nel “piano integrato delle infrastrutture della mobilità”. E la concretezza, al di la di quanto possano dire oggi i politici in campagna elettorale, è dovuta anche all’impegno del pool di imprenditori del Nord Italia che attraverso le banchine di Livorno puntano ad avere uno sbocco privilegiato e un collegamento ferroviario veloce e low cost verso i mercati del Nord Africa, ai quali punta anche con svariati progetti già noti (si veda il feeling con il Marocco) la stessa Autorità portuale.
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