Molti dragaggi del porto sono legati al decreto che continua a ritardare – La riforma della 84/94
LIVORNO – La riforma della 84/94? «La riduzione delle Autorità portuali va nella direzione di una ragionevole semplificazione del quadro attuale ma da sola non basta. A monte di ciò serve una politica trasportistica nazionale che coordini tra di loro i progetti di sviluppo dei porti italiani». Di fronte al presidente dell’Autorità portuale, Giuliano Gallanti, il vice ministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, venuto in visita a Palazzo Rosciano, ha parlato chiaro e ha disegnato il quadro europeo e nazionale che si staglia alle spalle dell’Italia, quello di un paese, i cui porti rischiano di essere tagliati fuori dalla corsa allo sviluppo a causa del fenomeno del gigantismo navale; quello di un paese cui oggi fa difetto una cabina di regia unitaria da cui far passare i molti, troppi, progetti di infrastrutturazione promossi lancia in resta da diverse Port authorities.
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