Sbloccata l’operazione Masol per l’olio di palma a Livorno
Grazie a nuove analisi e al passaggio dei siti Sin a Sir gli indonesiani potranno mettere mano al nuovo stabilimento – Le ricadute occupazionali – L’altra Indonesia a Lucca
FIRENZE – Due grandi gruppi indonesiani guardano alla Toscana per insediamenti industriali che puntano all’intera Europa. Se n’è parlato in questi giorni anche in Regione, per le ricadute economiche ed occupazionali quanto mai gradite in questo periodo di crisi.
[hidepost]Il primo gruppo è la Musin-Mas attraverso la controllata Masol Italia, ovvero uno dei più importanti produttori di olio di palma al mondo, che da quasi un anno è in trattative con l’Autorità portuale di Livorno per istallare uno stabilimento di stoccaggio e lavorazione dell’olio di palma destinato al comparto alimentare e dolciario, a fianco di un secondo stabilimento, già acquistato, per il bio-diesel. L’altro gruppo è la statale Pertamina, multinazionale del petrolio e del gas, che ha siglato nei giorni scorsi un accordo con la Cobel di Lucca per una rete di distribuzione in Italia di oli lubrificanti, primo passo per una penetrazione che punta ad essere progressivamente estesa a tutta l’Europa.
Cobel ha già una collaudata rete di distribuzione di oli lubrificanti con un fatturato di 30 milioni di euro; e con l’accordo firmato Pertamina conta di raddoppiarlo, mettendo a disposizione cinquanta depositi capillarmente distribuiti in tutta la penisola. Gli oli lubrificanti indonesiani entrano su un mercato nazionale già saturo, ma contano di ricavarsi il loro spazio puntando su una start-up di 3500 tonnellate (su un mercato di 320 mila).
L’operazione livornese di Masol Italia della Musin-Mas di Giakarta è ramificata su due settori del porto. Un anno fa è stata acquisita, con un’area sul canale industriale, la Novaol Spa con i suoi impianti in via di chiusura e i suoi 35 dipendenti. Anch’essi a rischio. L’azienda, che era in liquidazione, opera adesso nello stoccaggio e distribuzione del biodiesel indonesiano (per il momento solo per lo stoccaggio, ma la produzione dovrebbe iniziare a breve). Con i buoni uffici del presidente dell’Autorità portuale Giuliano Gallanti – che ha aperto per primo all’iniziativa, ai primordi sembrava orientata su Genova – gli indonesiani hanno acquisito sulla sponda est della Darsena Toscana un’altra azienda, la Styron Italia Srl con circa 20 mila mq di aree: e hanno affittato per 30 anni dall’Autorità portuale altri 10 mila metri contigui, il tutto finalizzato a una grande operazione di stoccaggio e trasformazione dell’olio di palma destinato alle industrie alimentari europee (Nutella, biscotti, dolci, etc).
Questa seconda operazione ha subito fasi travagliate, scontando i ritardi dovuti all’area che era stata in parte “caratterizzata” come inquinata (e quindi da bonificare). Nel frattempo c’è stato il noto passaggio tra aree SIN e aree SIR (dal controllo del ministero dell’Ambiente alla Regione Toscana) e di recente ulteriori analisi avrebbero accertato che l’area è invece “pulita”. E’ atteso adesso un decreto della Regione per avviare la parte conclusiva dei permessi e la costruzione dello stabilimento Masol Italia. Nel frattempo con Masol Italia c’è stato anche un joint agreement con i costieri Neri, che sono entrati così nel business.
L’investimento per la sola parte immobiliare di Musin-Mas a Livorno è calcolato in 55 milioni di euro, più quanto sborsato per gli acquisti delle due aziende citate. A regime, ci saranno 70 posti di lavoro mentre per la costruzione dei nuovi complessi saranno impiegati – secondo i dati dell’Autorità portuale – almeno 110 lavoratori dei vari comparti. Il rifornimento di olio di palma avverrà con navi dedicate che sbarcheranno alla radice della sponda Est della Darsena Toscana – si ritiene a fianco della banchina che andrà al TCO dopo il suo sospirato trasferimento dalla calata Orlando. I tempi indicati dagli indonesiani sono stretti: si parla di un anno per “ripulire” le aree interessate da vecchi capannoni fatiscenti e costruire i nuovi moderni impianti di stoccaggio e lavorazione.
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