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E intanto Savona si presenta a Shanghai

La presenza dello scalo ligure nello stand di Assoporti

SAVONA – E intanto c’è chi si muove. Cinque giorni in Estremo Oriente per presentare il suo sistema portuale: è l’iniziativa del porto di Savona che è sbarcato a Shanghai, all’interno dello stand “All In One” di Assoporti in occasione del Transport Logistic China, una delle più importanti fiere del settore al mondo, che chiuderà i battenti domani.
Partendo dalla reale considerazione che il sistema portuale del Nord Tirreno, da Savona a Livorno passando per Genova e La Spezia, è la via più facile, economica ed ecologica per raggiungere i mercati del centro Europa, Savona ha portato all’attenzione degli operatori marittimi cinesi e delle loro associazioni di spedizionieri la nuova infrastruttura in costruzione a Vado Ligure, dove dal 2017, potranno attraccare le grandi navi portacontainer fino a 18 mila TEU.
[hidepost]Molta l’attenzione riservata alla piattaforma che sarà gestita dal terminalista APM – Maersk e che movimenterà fino a 800 mila TEU, rifornendo soprattutto i mercati nord italiani, che da anni e ancora attualmente vengono serviti dai porti del Nord Europa.
«Savona si sta costruendo il futuro, con il progetto della piattaforma multipurpose di Vado Ligure. Valorizzeremo gli alti fondali che consentono l’accesso alle grandi navi e la posizione geografica, completando il sistema ligure per arrivare a competere con gli scali europei del Nord».
Per Savona la piattaforma in realizzazione costituirà il salto nel settore container, oggi in leggera flessione rispetto agli anni pre crisi, e il posizionamento nei traffici di import – export Italia-Far East, fornendo al contempo posti di lavoro stabili nell’area savonese con una previsione di assunzioni pari inizialmente a 400 unità destinate a diventare 600 non appena acquisita dal terminal APM la piena operatività. E proprio con l’obiettivo di “verificare” l’attività di un terminal molto simile a quello in fase di costruzione a Vado Ligure, l’Autorità Portuale di Savona ha visitato al porto di Shanghai il Sect, Shanghai East Container Terminal, joint venture tra il Shanghai International Port Group (il più grande operatore cinese statale) e APM Terminal. Pur con numeri diversi, la struttura realizzata nel porto di Shanghai ricorda quella progettata per la rada di Vado: quattro le banchine, lunghe circa 1.250 metri per navi di quarta e quinta generazione (grandi carriers), con fondali che arrivano a 14 metri e un’area terminal di 155 ettari. “È stato particolarmente interessante vedere in maniera diretta come vengono svolte le operazioni portuali e quali attrezzature sono impiegate – ha spiegato il presidente dell’AP di Savona Gian Luigi Miazza. Ora stanno operando con 14 gru di banchina, 40 gru per la movimentazione su piazzale RTG di ultima generazione e 8 E-RTG elettriche con l’obiettivo strategico per l’azienda APM Terminal di ridurre continuamente l’impatto ambientale. Ricordo che a Vado ne sono previste 6 gru di banchina e 24 RMG elettriche, semi-automatiche”.

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Pubblicato il
21 Giugno 2014

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