Assiterminal sulla riforma
ROMA – In occasione dell’assemblea annuale di Assiterminal, gli associati hanno condiviso la linea di azione e le proposte che la presidenza dell’Associazione ha in passato e recentemente presentato ai competenti uffici del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché ad esponenti del Senato circa la tematica della riforma dell’ordinamento portuale.
[hidepost]A proposito della situazione generale, nella circostanza Marco Conforti, presidente di Assiterminal ha tra l’altro dichiarato: ”Le dinamiche dell’economia non si possono più adattare ai tempi della politica che appare incerta nel compiere scelte equilibrate, non peggiorative della situazione attuale, e in grave ritardo nell’adottare misure a favore di una buona amministrazione, per la semplificazione, accelerazione delle procedure e volte ad eliminare inutili sovrapposizioni di competenze tra diverse pubbliche amministrazioni.
Nel settore portuale nazionale sono già presenti grandi players internazionali, accanto a gruppi e operatori nazionali di varie dimensioni. C’è l’intenzione di investire nel settore portuale del nostro paese, o di continuarlo a fare, anche per adeguare mezzi, impianti e infrastrutture all’arrivo di sempre più grandi navi sulle banchine e comunque alle esigenze della clientela.
Pur in presenza di una congiuntura economica non favorevole, di alti costi energetici e di forte pressione fiscale, i terminalisti associati ad Assiterminal hanno indicato stime di nuovi investimenti negli ambiti portuali superiori ai 500 milioni di euro, già deliberati e sovente bloccati da incertezze normative, ritardi burocratici, indeterminatezze e rallentamenti nella programmazione e realizzazione di interventi infrastrutturali e non solo”.
[/hidepost]