L’Asamar stringe i ranghi
I risultati dell’assemblea annuale – I problemi dei porti livornesi

Laura Miele
LIVORNO – Quando il gioco si fa duro, si serrano le fila e si lavora tutti insieme. E’ così che l’associazione degli agenti marittimi della costa livornese, Asamar, nella sua assemblea annuale ha ribadito l’impegno comune a superare ogni possibile divergenza di opinioni nell’interesse comune. Ed ha riconfermato pressoché all’unanimità il gruppo dirigente per il prossimo biennio. Confermata la presidente uscente, Laura Miele di Piombino: confermati anche i due vicepresidenti Enrico Bonistalli e Fabio Selmi. Il consiglio direttivo è composto anche da Francesco Conti, Cesare Fremura, Giovanni Gasparini, Francesca Scali e dalle new entry Giuseppe Parziale e Stefano Salvestrini. Decimo membro il past-president Silvio Fremura.
[hidepost]L’assemblea ha varato anche il nuovo statuto di Asamar in linea con le norme fondamentali di Federagenti, richiamandosi all’impegno preso con il presidente nazionale Michele Pappalardo.
Laura Miele nel suo intervento in assemblea ha voluto rimarcare l’importanza della coesione della categoria (hanno partecipato 53 aziende su 59 iscritte, quasi un record) che in tempi particolarmente difficili anche per l’economia marittima del paese sta impegnandosi a fondo sulle problematiche dei due porti, Livorno e Piombino, e dei porti minori del “range” regionale, ossia Viareggio, Portoferraio e Argentario. Su tutti i porti si lavora per risolvere il problema prioritario, quello dei dragaggi: per Livorno l’approvazione del piano regolatore del porto è in dirittura d’arrivo e consentirà di sviluppare anche le iniziative per la Piattaforma Europa, porto del futuro: mentre a Piombino si lavora giorno e notte per il nuovo molo sottoflutto e i relativi fondali a 20 metri.
Particolarmente sottolineata la collaborazione che gli agenti marittimi trovano nell’Autorità marittima, nel corpo dei piloti, negli uffici della sanità, nell’Autorità portuale. La presidente Miele ha avuto parole di specifico rammarico per il calo delle crociere, problema sul quale fa parte di un gruppo di lavoro con la Regione che si spera possa dare i suoi frutti per una auspicata inversione di tendenza dopo la fuga di molte compagnie a La Spezia.
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