Napoli in emergenza, urgono i dragaggi
NAPOLI – Sembra una riedizione moderna del celebre forisma riportato da Tito Livio nelle sue Storie: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Nella fattispecie: mentre a Napoli si discute, anche approfonditamente, sui problemi dei dragaggi, il porto aspetta ancora lo sblocco dei dragaggi. E tutta la frustrazione per la lunga attesa, insieme alla preoccupazione per la perdita di competitività e di posti di lavoro, sono stati alla base di una manifestazione di protesta (nella foto) iniziata mercoledì agli ingressi del porto dal personale di alcune delle principali imprese operative sullo scalo.
[hidepost]Una manifestazione importante, perchè con le scritte sui camion e con i picchetti si è voluto testimoniare che occorre risolvere a livello di governo centrale una delle più clamorose discrasie tra le normative italiane e quelle dei paesi europei portuali concorrenti. E l’amarezza testimoniata dalle scritte sui camion che hanno manifestato davanti al porto (“Istituzioni e politici inesistenti”, “Basta parole e basta promesse: solo un fatto, dragaggi”; “le navi vanno via, lavoratori ed aziende muoiono”) basta da sola a dimostrare che a Napoli – ma anche in altri porti italiani – è arrivato il momento di chiudere il cerchio delle promesse romane. Dal governo dei fatti, sui dragaggi ci si aspettano fatti.
[/hidepost]