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Il LEM trema Nogarin lo rottama?

LIVORNO – I maligni – e Dio sa se ce ne sono… – sostengono che il sindaco Nogarin se la sia presa con il LEM perché all’ultimo convegno con la Silvia Velo si dimenticarono di invitarlo, lui che del LEM è il presidente.
[hidepost][/hidepost]Forse è puro gossip. Però nell’ultima seduta del consiglio comunale il sindaco ha piazzato un bel siluro proprio sul LEM: esprimendo il dubbio che si tratti di una cosa inutile, da tagliare senza ripensamenti nella annunciata “spending review” de noiartri…
Si sa che una cosa sono gli annunci e un’altra cosa – spesso assai diversa – i fatti. Però il segnale è stato forte, tale da allarmare chi intorno al LEM ha pascolato fino ad oggi: e da dare invece soddisfazione a chi considera la fondazione creata dall’allora sindaco Gianfranco Lamberti, un piccolo monumento alla vanità personale, per non dire peggio. Indubbiamente fu un aiuto alla già zoppicante Compagnia portuali, in tempi nei quali già qualcuno ipotizzava che l’intero palazzo di via San Giovanni dovesse essere venduto per ripianare i debiti (erano girate addirittura voci d’interessamento da parte di una grande catena di ipermercati). Non è stato certo il LEM a salvare la Cilp. Ma almeno sul piano formale, la grande sala dei convegni a qualcosa la si è fatta servire.
Bisogna adesso capire che ne pensano sia i portuali sia quello che rimane dell’ex partitone ex egemone a Livorno di una eventuale rottamazione del LEM. Qualche discrasia sembra già esserci: come l’annuncio, confermato in questi giorni, del grande convegno d’autunno con cui il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo vorrà fare proprio al LEM il punto sulla difesa della costa e sulle tematiche relative. Sarebbe buffo – per non dire altro – se ad annuncio ufficializzato, il sindaco Nogarin chiudesse tout court il LEM in faccia alla rappresentante del governo centrale. Vogliamo divertirci, se di divertimento si tratta? Non ci resta che attendere.
Antonio Fulvi

Pubblicato il
30 Agosto 2014

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