Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

E da Livorno ora partono le Maserati

LIVORNO – La Cilp porta a casa un successo commerciale importante con la conquista del traffico delle auto Maserati in imbarco per i mercati esteri, gli Usa in particolare.
[hidepost]Le prove erano state fatte in chiave riservata – la concorrenza era forte da parte di altri scali – con due imbarchi sulla nave-garage della linea K-Line. Poi, a risultati positivi, è arrivato l’annuncio: la Maserati ha scelto il porto di Livorno e l’Impresa Cilp dei portuali per le operazioni di imbarco delle sue prestigiose vetture. Le operazioni di stoccaggio delle auto in attesa di imbarco sono state affidate a Sealiv nel proprio terminal. Ha giocato per il prestigioso contratto la collaborazione tra Cilp e Sealiv (di cui Cilp è socio insieme ad A&L, Mercurio e Gragnani). Come noto, il terminal è in area portuale ed evita la rottura di carico del Faldo: non necessario in quanto le auto arrivano già “impacchettate” una per una dallo stabilimento di produzione.
Si tratta di un successo significativo per il prestigio del marchio – sottolinea una nota della Cilp – sia perché il porto è stato fino ad oggi specializzato per l’import delle auto nuove, con solo isolati episodi di imbarco per l’export. Questo nuovo traffico in fase di avvio raggiungerà le 7/8.000 unità/anno; ma che a regime punta a toccare 20.000 unità, tutte auto di elevato valore unitario che trovano stoccaggio in un’area dedicata del terminal Sealiv. Intanto sono partite sulla nave della K-Line le prime 550 vetture.
“Si tratta di un traffico di gran pregio – ha commentato il presidente della Cilp Enzo Raugei – che da lustro sia a Cilp che a Sealiv ed alle nostre maestranze, che hanno dimostrato professionalità e la capacità di offrire un servizio di alta qualità. Maserati è un marchio di grande prestigio nel mondo, hanno pratiche molto selettive rispetto alla qualità ed alla cura con la quale debbono essere movimentate le loro auto; il fatto che abbiano confermato Livorno e le nostre imprese ci rende veramente fieri”.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Settembre 2014

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora