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Sui “Marina” IVA ridotta al 10%?

ROMA – La nautica italiana medio-piccola annaspa. E la conferma arriva dal salone di Genova (1-5 ottobre) con importanti vuoti (tra cui il gruppo Azimut-Benetti). L’Ucina da parte sua cerca di “consolarsi” con la speranza di un’IVA ridotta sui “Marina” Ecco la nota ufficiale.
[hidepost]“Con il decreto Sblocca Italia il Governo equipara i “Marina Resort” alle strutture ricettive all’aria aperta. Nelle “strutture organizzate per la sosta e il pernottamento dei turisti all’interno delle proprie unità all’ormeggio” potrà essere applicata l’IVA ridotta al 10%, da sempre vigente per tutti gli altri segmenti del turismo. Per la nautica da diporto è un importante passo avanti verso il riconoscimento del turismo nautico.
“La proposta di istituire i “Marina Resort” quali specifiche porzioni dei porti destinate al pernottamento dei turisti all’interno delle proprie unità, ha già trovato applicazione nei mesi scorsi in alcune regioni, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Ora, il suo inserimento all’interno del decreto Sblocca Italia apre finalmente una strada per l’applicazione dell’IVA turistica al 10%, per rendere più appetibile la sosta presso gli ormeggi in transito italiani. E’ una decisione utile anche a far rientrare nelle nostre acque una parte delle 40.000 imbarcazioni fuggite all’estero per le politiche repressive del Governo Monti.
“Uno studio commissionato all’Osservatorio Nautico dimostra che il maggior gettito fiscale derivante dalla sosta di queste unità sarebbe in un vicino futuro fino a sei volte maggiore del costo dei minori introiti IVA determinati nell’immediato.
“La norma approvata dal Governo, voluta dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi con la collaborazione del ministro con deleghe al Turismo Dario Franceschini, ha trovato posto in un provvedimento che giunge a fine stagione ed è valida per il solo 2014, in attesa di trovare con la Legge di Stabilità le risorse necessarie per renderla stabile, come tutto il comparto si augura in vista del prossimo Salone Nautico Internazionale di Genova.
“E’ comunque un importante punto fermo, che per la prima volta pone un principio fondamentale: la fine della sperequazione a danno delle strutture turistico nautiche” – spiega il presidente di Ucina Confindustria Nautica, Massimo Perotti, che si è fortemente battuto per ottenere questo risultato – “ora dobbiamo lavorare con il Parlamento, dove già la onorevole De Micheli e la sen. Fabbri si sono spese per sostenere questa causa, al fine di rendere il provvedimento definitivo”.
“Il turismo è una risorsa essenziale per l’economia del Paese, per questo vi si applica l’Iva ridotta al 10% per tutte le strutture ricettive, a prescindere dalla tipologia e dal livello dell’offerta. Finora accadeva con una sola eccezione: la sosta e il soggiorno dei diportisti a bordo delle imbarcazioni all’interno dei Marina.
”Questa differenza di trattamento ha danneggiato fortemente l’incoming turistico-nautico e, più in generale, le economie costiere. La nautica vanta infatti il più alto moltiplicatore del reddito e dell’occupazione di tutto il cluster marittimo (settori della pesca e crocieristico inclusi), ma soprattutto dalle analisi dell’Osservatorio Nautico Nazionale emerge che la spesa sul territorio di un turista nautico ammonta mediamente a poco meno del doppio di quella effettuata da un turista che utilizza strutture sul territorio”.

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Pubblicato il
13 Settembre 2014

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