E per MSC “per me pari sono”
LIVORNO – Enio Lorenzini è un altro di quelli che parlano poco: ma agiscono. Ieri l’abbiamo incontrato sottobordo alla nave che stava caricando un grosso quantitativo di tubi Dalmine – l’avvio del grande traffico di cui parliamo a parte – ma al “memento” di Luca Becce sul piano regolatore del porto, sul PTO e sulla specializzazione dei terminal (“Noi siamo – ha detto Becce – l’unico terminal per le fullcontainers”) ha ritenuto di non rispondere.
[hidepost]In effetti nel suo terminal sulla sponda est della Darsena Toscana, si carica e si scarica un po’ di tutto: e le navi che vi operano hanno carichi di vario genere, a conferma che il terminal è davvero multipurpose. Però è anche vero che vi scalano anche le fullcontainers: come domenica scorsa la “MSC Leanne”, da 295 metri di lunghezza e 52 mila tonnellate di stazza: insomma, non proprio una barchetta e specialmente non una nave da carico misto.
Dov’è il problema allora? Nel confronto tra due terminal entrambi fiori all’occhiello del porto di Livorno, entrambi impegnati allo spasimo a lavorare al meglio. La MSC, come noto, scala entrambi i terminal, sia pure con due servizi diversi. Che vuol dire? Vuol dire, evidentemente, che si trova bene in entrambi. E che il mercato, come dicono tutti gli esperti, lo fa la merce, non i piani regolatori. Che però devono fare ordine. Ed è qui il busillis…
A.F.
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