Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’appello di Cagliata al ministro

Ecco il testo della lettera di Rodolfo Cagliata al ministro Lupi.

MILANO – Ill.mo signor ministro, sette anni per riparare una banchina sono troppi soprattutto per l’economia di una nazione in crisi.
[hidepost]Mi chiamo Rodolfo Cagliata, e nonostante abbia compiuto 88 anni svolgo attività lavorativa a tempo pieno sono, tra l’altro, socio ed amministratore di questa società e sono a chiedere il Suo autorevole intervento al fine di smuovere l’inspiegabile inerzia della locale Autorità portuale.
I fatti: questa società è proprietaria di un’area confinante con l’accosto 33 sito nel porto di Livorno, tale accosto di proprietà demaniale, ha subito, nel corso dell’anno 2007, alcuni danni creando una situazione di pericolo per gli utilizzatori dell’accosto medesimo.
Abbiamo prontamente informato di quanto accaduto l’Autorità portuale che, minimizzando le conseguenze del danno emetteva varie ordinanze che limitavano notevolmente l’operatività dell’accosto.
Con il trascorrere del tempo la situazione della banchina veniva compromessa al punto che l’ultimo conduttore dell’area di ns. proprietà, dichiarava di non poter proseguire nella locazione a causa del deterioramento dell’accosto di cui l’Autorità portuale, recentemente, ha interdetto l’utilizzo.
La scrivente ha rivolto innumerevoli solleciti ai tecnici, ai dirigenti, al presidente ed al segretario generale dell’Autorità affinché provvedesse ai necessari interventi riparatori, ottenendo, quando le ha ottenute, soltanto rare e generiche risposte e mai nessun concreto intervento e questo in dispregio dell’art. 6 della Legge 84/94 che pone a carico di A.P. l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni in ambito portuale.
Tale atteggiamento non trova giustificazione neppure in una carenza di fondi da parte di A.P. che dispone di adeguate risorse economiche e con il suo atteggiamento danneggia gravemente sia l’attività imprenditoriale della scrivente con conseguenti danni in materia di occupazione.
Premesso quanto sopra si prega l’Ill.mo signor ministro di voler invitare l’Autorità portuale del porto di Livorno a compiere i doveri che la legge le assegna provvedendo alle necessarie riparazioni ed eliminando la situazione di “estremo pericolo” denunciata sin dal 2007 dall’ingegner Luciano Caserta.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Ottobre 2014

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora