Crociere, dopo un 2014 negativo per la ripresa i porti s’adeguano
Tutti i consuntivi dei principali scali e le previsioni per il 2015 – Migliorare accoglienza e servizi inland – I porti liguri e l’Adriatico di Ancona

Nella foto: (da sinistra) Miazza, Perocchio, Lauro, Palomba, Alberti, Massa, Rotondo e Di Cesare.
NAPOLI – L’annuale appuntamento italiano di riferimento del mondo delle crociere ha concluso la sua quarta edizione nella città partenopea con la sua formula fatta di incontri, analisi e dibattiti fra operatori e professionisti del settore. Il dettagliato elaborato sull’andamento delle crociere compiuto da Risposte Turismo e raccolto nel report Italian Cruise Watch 2014 è stato presentato ad inizio lavori venerdì scorso alla Stazione Marittima e poi analizzato da 33 relatori, rappresentanti del comparto e delle istituzioni interessate. Il risultato previsto a fine anno segnala che anche questo settore risente della crisi generalizzata ma che, nel mondo dell’economia, resta uno dei pochi in attivo e per il quale si prevede comunque uno sviluppo per il 2015.
[hidepost]Entrando nel dettaglio la stima al prossimo 31 dicembre vede una netta variazione negativa: il 9%, per passeggeri e per toccate delle navi rispetto al 2013. Riportato in numeri più particolareggiati il totale passeggeri dovrebbe attestarsi sui 10.322.000 circa per un totale di 4.676 toccate. Ai vertici della classifica, fra gli scali italiani, si confermano Civitavecchia e Venezia (rispettivamente con un -14% ed un -4%), mentre Napoli dovrebbe confermare il terzo posto (seppur con un calo passeggeri del 13% e del 3% sulle toccate) inseguito a ritmo sostenuto da Savona con un atteso milione di passeggeri (+4%) ed un consistente +21% di toccate navi a fine anno.
Per il 2015, se le previsioni verranno confermate, si avrà un aumento del 6,37% dei traffici che riguarderà essenzialmente il numero passeggeri, mentre quasi invariato resterà il numero delle toccate previste (4.700 contro le 4.676 del 2014) ad evidenziare il costante trend di aumento della capacità delle navi.
Gli operatori ed i rappresentanti del settore presenti all’evento hanno convenuto unanimamente sulla potenzialità del paese Italia che proviene sia dall’attrattiva del territorio che dall’interesse in aumento degli stessi cittadini per questo tipo di turismo. Un ottimismo, seppur moderato, permea dunque i grandi attori del settore che si sono espressi con pareri e suggerimenti, a partire per esempio dalla necessità di puntare sulla capacità di diversificare l’offerta crocieristica e mirarla anche verso i giovani – come ha detto Leonardo Massa, manager Italia della MSC – un segmento finora non immaginato ma che invece sta dimostrando interesse.
E di fronte alla flessione subita dal nostro paese, per la scelta delle compagnie che hanno privilegiato nuovi itinerari diminuendo le toccate nei nostri porti, molto sincera e puntuale è stata l’analisi del responsabile Costa Crociere Neil Palomba: “Le nostre crociere abituano i clienti ad altissimi livelli qualitativi nella vita a bordo, mentre nelle escursioni a terra si avvertono spesso carenze e disagi che interrompono la piacevolezza che riusciamo a creare nella navigazione”. Di qui la sollecitazione ai responsabili, tecnici e istituzionali, di adeguare a tali livelli servizi e strutture dei porti e delle città. Sulla falsariga dello stesso concetto Roberto Perocchio AD del Venezia Terminal Passeggeri, ha evidenziato il pericolo che si perdano ulteriori tappe nei porti italiani, a tutto vantaggio della vita a bordo, se non si procederà ad un adeguamento di alto livello in tutti i servizi a terra. Altre considerazioni sul futuro del comparto: l’atteso avvento di compagnie e passeggeri asiatici verso le nostre coste che dovrà trovarci preparati e la necessità di immaginare nuove destinazioni per i clienti abitué.
Salvatore Lauro, presidente del Terminal Marittimo di Napoli, ha anche lui richiamato l’urgenza di coordinamento tra gli enti a livello regionale e suggerito un passaggio di cultura possibile con il coinvolgimento dei giovani attraverso nuove reti di impresa quali start up e spin-off.
Si è parlato anche di innovazione, tecnologie e futuro sostenibile; fra gli interventi quello di Marco Golinelli responsabile energia della Wärtsilä Italia, sui motori con sistemi di alimentazione flessibili che utilizzano combustibili diversi (gas ad esempio), ma anche sui sistemi alternativi come l’abbattimento dei fumi a bordo nave (catalizzatori e scrubbers) per far fronte nell’immediato alle normative che entreranno in vigore. Golinelli ha sottolineato l’importanza di fare sistema all’interno del settore in modo che le normative, in previsione della tecnologia che sarà disponibile, vengano implementate a maggior salvaguardia ecologica e si possa così rendere tutto il comparto competitivo. Wärtsilä già da due anni realizza terminali di piccola taglia di GNL (rigassificazione, liquefazione o bunkeraggio) per il trasporto su gomma o navale e crede nella possibilità di utilizzare all’interno dei porti questo tipo di impianti che grazie alle loro ridotte dimensioni non comporterebbero problemi ed attraverso i quali si conseguirebbero riduzioni di costi ed elevata diminuzione dell’inquinamento. In linea con questo tipo di soluzione Valeria Mangiarotti, marketing manager dell’A.P. di Cagliari, che non vede altre alternative praticabili entro il 2020, anno in cui tutta l’energia dovrà rientrare negli standard imposti dalla direttiva europea del 2009.
* * *
Molto focalizzate anche le conferenze stampa della Ligurian Ports e dell’Autorità portuale di Ancona.
Ligurian Ports:

Gian Luigi Miazza
Gian Luigi Miazza, presidente del porto di Savona e, per il 2014, dell’associazione dei tre porti liguri, ha informato del record che la regione perseguirà quest’anno: oltre 2.300.000 passeggeri. Con tale risultato, ottenuto anche attuando indispensabili sinergie fra le Autorità portuali e gli enti territoriali, viene superato lo storico primato del Lazio; si prevede inoltre un ulteriore incremento dei passeggeri per il 2015 a tutto vantaggio del territorio grazie all’importante ricaduta economica.
Nell’ottica del continuo miglioramento dei servizi il porto di Savona inaugurerà i primi di novembre il Terminal Est, opera da 9 milioni di euro ad intero carico della Costa, collegata al Palacrociere, facilitando i suoi 980mila passeggeri in transito. Proseguono intanto i lavori per il ponte pedonale a raso nella Darsena per eliminare le barriere architettoniche. L’opera sarà pronta ad inizio 2015.

Lorenzo Forcieri
Per il porto di La Spezia il presidente Lorenzo Forcieri ha confermato i dati: 490mila passeggeri per il 2014, una previsione di 800mila per il 2015 ed inoltre, a banchine definitivamente attrezzate (con un nuovo molo alla calata Paita), la possibilità di arrivare ad 1 milione e centomila. Un milione di euro l’investimento nella Stazione Marittima per il quale entro l’anno verrà fatto il bando di gara.
Autorità portuale di Ancona:

Rodolfo Giampieri
Il commissario straordinario Rodolfo Giampieri ha presentato il progetto di sviluppo del porto di Ancona che punta a superare l’attuale difficoltà dello scalo nell’accogliere le meganavi da crociera per raggiungere l’obiettivo finale di raddoppiare il numero dei crocieristi rispetto agli attuali 130.000. Il progetto prevede il recupero e la riqualificazione di ampi spazi che si trovano nell’area nobile del porto per dedicarlo ai turisti che, appena scesi dalla nave, potranno trovarsi a stretto contatto con una delle più belle e preziose vestigia romane quale è l’Arco di Traiano del 1° secolo dopo Cristo. I lavori permetteranno anche una migliore connessione con la città, a pochi passi dal porto.
Lo scalo marchigiano già ora è la prima industria regionale con 3.000 addetti che ogni mattina ne varcano gli accessi ma con la messa a regime del piano di sviluppo si attende un incremento di ulteriori 200 posti di lavoro. Nel progetto è prevista la costruzione della stazione marittima e la riprofilatura delle banchine di 255 e 190 metri. L’investimento attuale è di 8 milioni di euro, autofinanziati, con termine lavori entro il 2017; vi è già un assoluto accordo con la Soprintendenza per i beni architettonici, una già programmata compartecipazione con MSC e, si ipotizza, anche una prossima presenza della Costa. Entro fine anno dovranno anche essere raggiunti gli accordi finali per la partecipazione regionale così da evitare di cadere negli stop burocratici del semestre bianco, antecedente le elezioni marchigiane del 2015. Il piano sin d’ora ha avuto un iter particolarmente veloce grazie alla metodologia usata che ha visto tutti gli attori preliminarmente riuniti intorno ad un tavolo per la condivisione del progetto in modo che a posteriori non vi fossero ricorsi con conseguenti fermate. Questo nello spirito di Rodolfo Giampieri, da tutti condiviso, di avere un porto “imprenditore” che possa stare al veloce passo dell’economia.
Cinzia Garofoli[/hidepost]