Dal CIPE, ok a Piombino
Al Comitato anche la delibera di 20 milioni per l’operazione – Un grazie al premier Renzi

Luciano Guerrieri
ROMA – Genova pretende, Piombino richiama ai vecchi impegni sulla demolizione delle navi militari vetuste: e finalmente il Cipe sembra dare ragione alla stremata città toscana. Nella seduta di due giorni fa il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica avrebbe dato il via libera agli interventi di riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino per 30 milioni di euro. Il provvedimento comporta anche la messa in sicurezza operativa della falda e dei suoli delle aree demaniali dell’area SIN.
Nel corso della seduta – sottolinea una nota del sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo – “sono state inoltre assegnate le risorse, 20 milioni di euro, per lo sviluppo delle attività di smantellamento, restauro e trasformazione delle navi militari”.
[hidepost]E’ uno dei settori sui quali il riconfermato commissario dell’Authority Luciano Guerrieri si è impegnato allo spasimo dopo il fallimento dell’operazione Concordia.
Sulle risorse per Piombino si sono spesi a fondo lo stesso presidente del consiglio Matteo Renzi e il sottosegretario alla sua presidenza Luca Lotti.
Al momento in cui andiamo in stampa i dettagli delle delibere del Cipe non sono ancora noti, ma l’impegno per le navi militari – se confermato nei termini illustrati di recente a Piombino dalla stessa Velo – dovrebbe finalmente far chiarezza sulle rivendicazioni giunte da varie parti, e in particolare da Genova, sull’importante carico di lavoro; che dovrà compensare Piombino e il porto di Luciano Guerrieri – dallo “scippo” subìto con il relitto della Costa Concordia. E il recente completamento dei lavori della nuova darsena Lanini con quelli che procedono velocemente anche sulle vasche di colmata e sulla futura banchina a 20 metri di pescaggio confermano che a Piombino si stanno rispettando i tempi più volte definiti dagli scettici come inattuabili.
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