La “Carta” sulla Marine Strategy
LIVORNO – A Livorno attori pubblici nazionali e internazionali, stakeholders, società civile e mondo della ricerca si sono confrontati sulle opportunità che la Strategia Marina può offre in termini di crescita e lavoro. Ecco il testo della “Carta” scaturita dall’assise.
[hidepost]“Dalla Strategia Nazionale sullo Sviluppo Sostenibile al dibattito in corso alle Nazioni Unite si evidenzia la centralità del mare come fattore di sviluppo e di crescita.
Le specificità ecologiche e culturali del Mediterraneo, sono tali da rendere necessarie politiche unitarie a livello di bacino e non limitate al solo livello nazionale per poter garantire risultati concreti.
“Dal confronto sono scaturite le seguenti esigenze:
1. Una governance unitaria a livello nazionale: occorre dotarsi di elevati livelli di coordinamento istituzionale e sinergie sui temi del mare anche in Italia per rendere più forti ed incisive le iniziative nazionali in chiave di sostenibilità. Ciò contribuirà a rafforzare il ruolo del nostro paese nelle cornici comunitarie ed internazionali.
2. Concessione terra-mare: occorre promuovere responsabilità e partecipazione delle comunità costiere, come già previsto dal Protocollo sulla Gestione Integrata sulla fascia costiera della Convezione di Barcellona. Alcuni esempi da cui partire sono: La Carta di partenariato dei Comuni del Santuario Pelagos, l’Accordo Ramoge per la tutela del mare e delle coste fra Italia, Francia e Principato di Monaco, la Strategia Adriatico-Ionica come piattaforma innovativa per razionalizzare le politiche di settore.
3. Armonizzazione ed efficacia dei controlli in mare e lungo le coste al fine di ottenere standard unitari e livelli di controllo scientifico ed operativo adeguati.
4. Implementazione di iniziative di comunicazione e partecipazione a partire dalla strategia marina di tutti gli attori coinvolti.
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