TRIESTE – La Piattaforma logistica non è un mero contratto d’appalto bensì una concessione – ai sensi degli artt. 143, 174 e 177 del Codice Appalti – di progettazione, costruzione, manutenzione e gestione di un’opera pubblica.
[hidepost]Questo vuol dire che oltre alla componente dei “lavori” c’è quella della “concessione demaniale” del terminale marittimo realizzato ai sensi dell’art. 18, L. 84/94, che andrà ad aggiungersi agli altri 25 terminali marittimi del Porto di Trieste ed alle oltre trecento licenze di concessione, arricchendo la ricettività portuale dello stesso in un momento di forte crescita, in controtendenza, dei traffici in tutte le categorie merceologiche: negli ultimi 4 anni i contenitori sono cresciuti del 60%, il petrolio del 25%, i ro-ro del 30%, i passeggeri hanno sfiorato il + 100%. Nel 2013 le merci varie sono aumentate del 19% ed il movimento merci complessivo del 15% con oltre 56,5 milioni di tonnellate.
Trieste è il primo porto petrolifero del Mediterraneo ed ha l’Autostrada del mare più trafficata del Mediterraneo.
Attualmente il Porto di Trieste si estende su 2,3 milioni di mq (di cui 2,3 godono del regime di Punto Franco) con circa 925.000 mq di aree di stoccaggio (di cui 500.000 mq coperte).
C’è molta richiesta di locali ad uso ufficio e di spazi a magazzino per lo stoccaggio delle merci e quindi la Piattaforma Logistica rappresenta un’opera di enorme importanza per il Porto di Trieste la quale, anche in prospettiva del congiungimento del secondo lotto della Piattaforma con la banchina di Servola (anch’essa oggetto di opere di riqualificazione in tempi prossimi), cambierà il volto del Porto di Trieste.
Nel nuovo terminale, che si estenderà su 121.700 mq di cui 67.000 mq ricavati da aree attualmente occupate dal mare e che includerà nuovi raccordi ferroviari e stradali ed un nuovo attracco idoneo anche per navi Ro-Ro, si svolgeranno le operazioni ed i servizi portuali.
Il concessionario avrà l’obbligo di manutenzione ordinaria e straordinaria del terminale per tutta la durata della concessione.
Al terminale sarà possibile estendere il regime di Punto Franco se funzionale alle attività operative.
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