Quei dolori del giovane Nogarin

Filippo Nogarin
FIRENZE – E finalmente il sindaco di Livorno ha preso posizione sul piano regolatore del porto. Lo ha fatto nell’incontro di mercoledì scorso in Regione, presenti i vertici dell’Authority portuale – il presidente Gallanti e il segretario Provinciali – esponenti della Provincia, di Collesalvetti e il capo di gabinetto del governatore Rossi, Gori. Pare che sia stato un incontro tecnico-politico in cui il sindaco sarebbe partito in chiave molto polemica, accusando la Regione – come va dicendo da tempo – di scarsa democrazia per aver avocato con la recente legge sull’urbanistica la decisione finale sul piano regolatore portuale. Nel proseguo nell’incontro tuttavia sarebbero stati concordati passaggi di valutazione sul piano coordinati tra tecnici comunali, regionali e dell’Authority. Insomma, uno spiraglio si sarebbe aperto.
[hidepost]Parliamo di spiraglio in una situazione di costante tensione. Ne fa fede la riunione di ieri all’hotel Palazzo, in occasione degli auguri natalizi dell’Asamar, sul rilancio della portualità toscana, con interventi di Silvia Velo (Ambiente), Gianfranco Simoncini (Regione), Sergio Costalli (Camera di Commercio), Arturo Faraone (Capitaneria), Giuliano Gallanti, Luciano Guerrieri e Francesco Messineo (Autorità portuali di Livorno, Piombino e Carrara). Torneremo sull’argomento nel prossimo numero, essendo questo già in chiusura. Ma val la pena ricordare che all’importante incontro, fortemente voluto dalla presidente dell’Asamar Laura Miele e da tutto il suo consiglio, era stato formalmente invitato anche il sindaco Nogarin, più volte sollecitato. Non è stato inserito nel “panel” perché, come anche in altre occasioni, non si è reso disponibile. E del resto il sindaco non è mai entrato nel merito del piano regolatore del porto di Livorno, che è stato uno dei temi trattati ieri all’Asamar; così come nella commissione consiliare di lunedì scorso. E come all’importante convegno sulla “Carta di Livorno” alla stazione passeggeri, presenti ben due ministeri e il Gotha della portualità nazionale.
In compenso il sindaco Nogarin si è lamentato ufficialmente per non essere stato invitato come relatore (ma solo come “soggetto spettatore”) al prossimo convegno della mattina di martedì 15 dicembre nell’auditorium della Camera di Commercio, sempre sui temi della portualità, organizzato dalla Camera di Commercio e dalla Spedimar. Il sindaco Nogarin se l’è presa con il presidente della Regione Rossi, che ha rimandato le critiche al mittente. Il convegno ha il titolo “Livorno nello scenario della portualità europea” e focalizza le iniziative per i fondi europei destinati in particolare alle reti TEN-T “per il rilancio di una sfida globale”.
Ovvio che l’intervento del sindaco di Livorno sarebbe stato e sarebbe ancora più che ben accetto. Ma forse sarà il caso di chiarirsi tra Comune e comunità del porto. Sulla portualità Nogarin si era dimostrato molto interessato e presente prima delle elezioni (partecipò anche in semi-incognito a una delle riunioni del Propeller quando era ancora presidente del club Cino Milani) mentre ha dato l’impressione di sfuggire a ogni incontro dopo aver vinto la competizione per il Comune.
Chiarimenti e “pacificazioni” non solo sono auspicabili, ma rasserenerebbero l’ambiente portuale in un momento in cui si giocano le sorti di chi lavora sul porto e dell’intero cluster marittimo. E’ chiedere troppo a tutti gli uomini di buona volontà?
Antonio Fulvi
[/hidepost]