Quasi il 30% della cifra destinata alle reti per movimentare le merci tra porti e ferrovie – Al secondo posto con analoga percentuale gli interventi sull’energia – L’intervento degli investitori privati
BRUXELLES – Duemila progetti per investimenti per 1 miliardo e 300 mila euro, di cui almeno 500 miliardi nel biennio 2015-17. Pensa in grande la task force dell’UE costituita dalla commissione per le infrastrutture, dalla BEI e dalle rappresentanze dei ministeri delegati dagli Stati membri.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.
L’Italia, circondata dal mare, con fiumi e canali esistenti ha i presupposti per spostare il traffico merci sulle idrovie interne e sulle autostrade del mare, già dotate d’infrastrutture portuali. La nave è il mezzo di trasporto più ecologico ed economico per gran parte dei beni e quindi di grande importanza per lo sviluppo in Italia e in Europa. Aumenterà le prospettive negli Stati adiacenti all’Adriatico e integrerà meglio tutto il Mediterraneo al continente europeo.
Tutte le reti di comunicazione sono collegate tra di loro, solo la rete fluviale e marittima italiana è ancora tagliata fuori dalla vasta rete delle idrovie interne (100.000 km in un’ Europa fino agli Urali!).
Colleghiamo le idrovie attraverso il canalte transalpino Danubio-Tirol-Adria!