Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Con Geodis Wilson Italia spedizione celere a Shanghai

L’eccezionale trasporto per conto di Wärtsilä verso un cantiere navale cinese – Da Trieste all’altro porto adriatico il carico su una speciale barge

TRIESTE – Due motori marini da oltre 110 tonnellate ciascuno e una gearbox da 55 tonnellate, salpati per la prima volta dal Porto di Monfalcone e diretti a Shanghai con un tempo di transito di soli 32 giorni: questa la portata della spedizione affidata a Geodis Wilson Italia da Wärtsilä, azienda leader nella produzione e fornitura di motori sia nel settore marino che in quello industriale per la generazione di energia, con sede a Trieste.
Parte integrante della finlandese Wärtsilä Corporation, l’azienda ha iniziato la collaborazione con l’unità Industrial Project di Geodis Wilson Italia da poco più di sei mesi e ha scelto di incaricare Geodis Wilson anche per la delicata gestione delle operazioni di imbarco e trasporto avvenute dallo scalo portuale di Monfalcone, in risposta all’esigenza di assicurare – in tempi rapidi – la spedizione di motori dalle dimensioni di molto superiori alla media, attesi in Cina da un cantiere navale di Shanghai.
La soluzione offerta da Geodis Wilson Italia ha previsto il nolo di una nave noleggiata part cargo con servizio diretto, che – a differenza delle navi part cargo utilizzate di solito, con tempi di resa tra i 50 e i 60 giorni – è in grado di garantire il trasporto dei macchinari lungo una rotta prestabilita, senza il rischio di variazioni sul transit time. I motori sono stati trasportati dal porto di Trieste al porto di Monfalcone mediante l’utilizzo di una barge, che ha poi affiancato la nave oceanica per un imbarco diretto. Le attività sono state completate in poco meno di 3 ore, assicurando così la tempestiva salpata della nave che – seguendo la rotta Trieste, Jeddah, Mumbai, Singapore, Shanghai – in soli 32 giorni ha portato a destinazione i motori marini Wärtsilä.
«Siamo particolarmente soddisfatti per aver reso possibile questo tipo di operazione» ha commentato Giovanni Casarino, sales manager di Geodis Wilson Italia. «Non perché si tratti di un’impresa eccezionale rispetto alle normali attività che Geodis Wilson si trova a svolgere nel settore del trasporto marittimo, ma perché è una conferma del valore aggiunto che la nostra azienda può offrire in termini di consulenza personalizzata, garantendo ai propri clienti benefici tangibili a livello di efficacia e di investimento. Geodis Wilson si conferma per l’anno 2014 uno degli spedizionieri maggiormente accreditati dal gruppo finlandese, grazie alla capacità di offrire soluzioni tecniche ed economiche in linea con le esigenze del cliente».

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Dicembre 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio