Occorre una applicazione omogenea del diritto comunitario per riconquistare i traffici – La Riforma e lo sportello unico doganale tra le priorità
GENOVA – Importare nei porti italiani i contenitori destinati al mercato italiano che sbarcano nel Nord Europa genererebbe, annualmente, un indotto economico per il tessuto imprenditoriale del Paese di ulteriori 5,5 miliardi di euro.
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L’Italia, circondata dal mare, con fiumi e canali esistenti ha i presupposti per spostare il traffico merci sulle idrovie interne e sulle autostrade del mare, già dotate d’infrastrutture portuali. La nave è il mezzo di trasporto più ecologico ed economico per gran parte dei beni e quindi di grande importanza per lo sviluppo in Italia e in Europa. Aumenterà le prospettive negli Stati adiacenti all’Adriatico e integrerà meglio tutto il Mediterraneo al continente europeo.
Tutte le reti di comunicazione sono collegate tra di loro, solo la rete fluviale e marittima italiana è ancora tagliata fuori dalla vasta rete delle idrovie interne (100.000 km in un’ Europa fino agli Urali!).