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Fusione per gli aeroporti toscani deliberato il maxi-progetto

Nasce un polo da quasi 12 milioni di passeggeri all’anno – Chi sono gli azionisti della nuova società aeroportuale

L’aeroporto Galileo Galilei di Pisa.

PISA – I consigli di amministrazione di Società Aeroporto Toscano (S.A.T.) Galileo Galilei S.p.A. (“SAT” o la “Società Incorporante”) e di Aeroporto di Firenze S.p.A. (“AdF” o la “Società Incorporanda” e, insieme con SAT, le “Società Partecipanti alla Fusione”) hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di AdF in SAT (la “Fusione”) e la documentazione propedeutica all’operazione.
MOTIVAZIONI
La fusione rientra nel quadro del disegno industriale e strategico già reso noto al mercato con il comunicato stampa congiunto diffuso da SAT ed AdF in data 16 ottobre 2014 volto alla realizzazione dell’integrazione tra SAT e AdF e rientra in quanto al riguardo previsto dal Piano Nazionale degli Aeroporti al fine di garantire agli stessi la qualifica di aeroporti di interesse nazionale strategico.
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L’aeroporto di Firenze-Peretola.

L’obiettivo strategico è quello di costituire il sistema aeroportuale toscano “best in class” e di divenire uno dei principali poli aeroportuali italiani. Il progetto d’integrazione è finalizzato a massimizzare lo sviluppo coordinato dell’Aeroporto Galilei e del Vespucci attraverso l’ampliamento dell’offerta delle destinazioni raggiungibili dai due scali, l’aumento dei posti offerti sulle singole rotte, l’aumento del numero di compagnie aeree operanti nel sistema grazie all’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali ai volumi di traffico previsti dai piani di sviluppo aeroportuali (PSA) dei due aeroporti.
In base ai aiani di sviluppo aeroportuali dei due scali, il Sistema Aeroportuale Toscano avrà una capacità complessiva al 2029 pari a circa 11,5 milioni di passeggeri/anno, di cui circa 7 milioni di passeggeri/anno nell’Aeroporto Galilei e 4,5 milioni di passeggeri/anno nell’Aeroporto Vespucci.
Grazie alla fusione, il nuovo sistema, che già oggi con 7 milioni di passeggeri si posiziona al quarto posto tra i sistemi aeroportuali italiani, potrà beneficiare di una maggiore massa critica in termini di capacità aeroportuale offerta e volumi di traffico gestiti, rete di collegamenti aerei, portafoglio di compagnie aeree nonché sviluppo delle attività commerciali “non aviation”. Inoltre, la piena integrazione tra gli scali supporterà l’implementazione di una connettività di superficie tale da assicurare la piena intermodalità ed interscambiabilità tra i due aeroporti.
Al Galilei nei prossimi anni saranno completati gli investimenti sulle piste (marzo 2015) e le prime due fasi dell’ampliamento del terminal passeggeri (entro il 2017). Verrà inoltre attivato il People Mover (entro il 2015) che ha l’obiettivo di realizzare una connessione automatica e veloce tra la stazione ferroviaria di Pisa Centrale e l’Aeroporto Galilei.
Al Vespucci, a seguito del rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie e di alcuni lavori propedeutici, è prevista la realizzazione del nuovo terminal passeggeri e della nuova pista da 2.400 metri (che entrerà in funzione nel 2017), nonché, in previsione, i lavori per il collegamento della c.d. “tramvia” al nuovo terminal passeggeri (entrata in funzione inizio 2018) ed alla stazione ferroviaria.
La fusione assicurerà un’unicità di direzione strategica del sistema con ricadute positive in termini occupazionali ed economici per i territori e consentirà di ottenere economie di scala generando così valore da utilizzare per finanziare gli investimenti necessari a sostenere i piani di crescita dei due aeroporti.
MODALITÀ E TERMINI
La fusione per incorporazione di AdF in SAT si realizzerà mediante un aumento del capitale sociale di SAT con emissione di nuove azioni ordinarie da offrire in concambio agli azionisti di AdF e determinerà l’estinzione di AdF in SAT la quale, per l’effetto, modificherà la propria denominazione in “Toscana Aeroporti S.p.A.” (la “Società Risultante dalla fusione”) ed avrà sede legale a Firenze.
In particolare, i consigli di amministrazione delle società partecipanti alla fusione hanno deliberato di effettuare la Fusione sulla base delle situazioni patrimoniali delle società partecipanti alla fusione riferite alla data del 30 giugno 2014 e, segnatamente, delle relazioni finanziarie semestrali relative al primo semestre 2014, approvate da SAT e AdF rispettivamente in data 29 agosto e 29 luglio 2014. Ai fini della determinazione degli elementi economici della fusione, i consigli di amministrazione delle società partecipanti alla fusione si sono avvalsi di advisor finanziari di comprovata professionalità e hanno quindi determinato il rapporto di cambio (il “Rapporto di Cambio”) nella misura di n. 0,9687 azioni ordinarie SAT per ogni azione ordinaria di AdF. Pertanto, il Rapporto di Cambio implica un valore economico del 100% di SAT superiore di circa il 13% rispetto al valore economico del 100% di AdF. Al riguardo, gli advisor finanziari indipendenti La Merchant S.p.A. e Grant Thornton Advisory S.r.l. hanno rilasciato ai rispettivi consigli di amministrazione di SAT e AdF una fairness opinion sulla congruità del Rapporto di Cambio.
AZIONARIATO
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, a seguito della Fusione la composizione del capitale sociale della società risultante dalla fusione si presenterebbe così suddiviso:

— clicca per ingrandire —

Gli attuali azionisti AdF rappresenterebbero circa il 47% del capitale sociale post Fusione.

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Pubblicato il
31 Dicembre 2014

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