A Taranto i lavori del Polisettoriale

TARANTO – Presso la sede dell’Autorità portuale di Taranto, il commissario straordinario del porto di Taranto e l’Autorità portuale di Taranto, riservando di celebrare l’avvio del cantiere durante la preannunciata visita del presidente del consiglio dei ministri, hanno formalmente proceduto alla consegna dei lavori di “ammodernamento della banchina di ormeggio del Molo Polisettoriale” all’ATI Consorzio Stabile Grandi Lavori S.c.r.l. (mandataria), Favellato Claudio SpA (mandante), Impresa Ottomano ingegner Carmine srl (mandante).
[hidepost]Per quanto attiene l’ulteriore connessa opera di dragaggio del Molo Polisettoriale e alla relativa cassa di colmata, l’Autorità portuale di Taranto ha formalmente autorizzato il direttore dei lavori ad avviare le indagini preliminari alla redazione del progetto esecutivo, attività propedeutiche all’avvio dei lavori, successivamente alla scadenza del termine per la proposizione di eventuali ricorsi che potrebbero compromettere la tempistica concordata con la presidenza del consiglio dei ministri e gli operatori internazionali.
Nei primi mesi di quest’anno saranno affidati i lavori delle altre opere e si interverrà sui cronoprogrammi per la riduzione dei tempi di ultimazione degli interventi.
Le realizzazioni di tali opere – rientrati nell’“Accordo generale per lo sviluppo dei traffici containerizzati nel porto di Taranto e il superamento dello stato d’emergenza socio-economico-ambientale” del 20.06.2012” – consentirà l’ormeggio di navi porta contenitori di ultima generazione (fino a 18.000 Teus) e modificherà in maniera sostanziale l’aspetto e l’efficienza dello scalo a vantaggio della diversificazione dei traffici e del raggiungimento dello stato di “porto di terza generazione”.
Insieme ai lavori in corso per la realizzazione della piastra logistica, quelli citati contribuiranno, infatti, allo sviluppo dei traffici commerciali nel porto di Taranto “non legati esclusivamente al transhipment – dice una nota dell’Authority – rafforzando il ruolo dello scalo jonico quale hub internazionale logistico/portuale e gateway europeo in grado di operare come ponte di collegamento del territorio con i mercati internazionali”.

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