Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il sindaco di Livorno Nogarin presidente delle città portuali

Succede ad Alessandro Cosimi, ma aumentano i timori su tempi e “sbarramenti” alla piattaforma Europa – Il dibattito su Facebook dei “pentastellati”

LIVORNO – La notizia sembrerebbe quella secondo cui il sindaco pentastellato di Livorno Filippo Nogarin è stato nominato presidente della commissione nazionale ANCI (l’associazione dei comuni) delle città portuali; quasi un atto dovuto, visto che il suo predecessore era Alessandro Cosimi, anch’egli sindaco (oggi ex) di Livorno.
[hidepost]Ma le vere notizie per il porto labronico sembrano essere altre: scaturite sia dal dibattito di due giorni fa voluto dalla giunta comunale alla “Bottega del caffè” sul rapporto tra porto e città; sia dalle anticipazioni alla stampa di alcuni dei consiglieri comunali pentastellati, tra cui Alessio Batini che su Facebook s’è lasciato andare a una feroce critica alla Piattaforma Europa. Un’analisi, quella di Batini, abbastanza generica per non dire ingenua, visto che parla di fare il porto dei contenitori “dalle vasche di colmata”, di dare la sponda Est della Darsena Toscana al Tco (e l’altro importante terminal dei contenitori, quello di Lorenzini?), di lasciare la Cilp al 43 e poco altro (le crociere andrebbero dal 47 alla Carrara) e poco altro: bocciando a tutto tondo la “cementificazione” alla base della Piattaforma Europa, definita “progetto faraonico che mai avrà fine”. Ce n’è abbastanza per riflettere.
Se questa fosse la linea della giunta comunale livornese, sarebbero più che giustificate le preoccupazioni del mondo portuale, dell’Autorità portuale e della stessa Regione Toscana sull’iter del piano regolatore portuale. Si è anche innescato un dibattito non si sa fino a quando giustificato sul blocco della legge regionale sull’edilizia imposto dal governo per la presunta incostituzionalità di alcuni dei suoi articoli. La Port Authority si è affrettata a tranquillizzare, affermando in una nota ufficiale che il blocco non riguarda la norma che consente alla Regione di varare il piano regolatore del porto se il Comune la tira alle lunghe oltre la fine di gennaio: ma qualche dubbio è rimasto sul fatto che se l’intera legge è bloccata, la norma valga. E dunque si va avanti in un intreccio di incertezze che il dibattito sul porto di giovedì sera non ha certo chiarito.

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Gennaio 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio